I fenicotteri rosa sono animali strani, uccelli dalla forma stramba e da un colore iconico, che tra l’altro sembra essere un aspetto legato all’aggressività degli esemplari. Sono animali, come molte specie di uccelli dopotutto, che si muovo in enormi stormi. Capita spesso di vedere grossi gruppi, macchie rose indistinte e uno dei luoghi dove più si può ammirare questo fenomeno in Italia è a Grosseto.
Nei pressi di Grosseto, nelle vicinanze del litorale c’è una zona palustre che, per fortuna, è sconosciuta ai più. La scarsa presenza di esseri umana ha permesso a questi animali di prendere casa in quelle acque e spesso si ritrovano in vasti gruppi a passeggiare altezzosi.
La stessa palude, Diaccia Botrona, grazie all’essere incontaminata ha permesso all’ecosistema di svilupparsi in maniera molto diversificata creando un habitat particolarmente ricco e favorevole a molte specie.
Fenicotteri rosa e quarantena
Questa palude è stata spesso frequentata dai fenicotteri ben prima della pandemia e della quarantena generale. Per questo motivo all’interno di quest’oasi non ha senso dire prima e dopo in quanto niente è cambiato. Detto questo, al di fuori qualcosa si è mosso e gli animali si sono ripresi spazi prima preclusi, come al largo delle coste adriatiche.
La quarantena potrebbe esserci tornata utile per riscoprire la bellezza della natura in giro per il nostro paese. Ci sono moltissime zone dove la natura riesce a esprimere il meglio di sé e dove l’uomo ha saputo evitare di metterci la mano per rovinare tutto. Ora che abbiamo tutti un po’ di coscienza, si potrebbe salvarne di più.