Non è una novità che le barriere coralline di tutto il mondo stiano soffrendo, così come la Grande Barriera Corallina in cui molte zone sono ormai dei cimiteri sott’acqua. Negli anni sono stati teorizzati molti modi per salvare questi ecosistemi, ma all’atto pratico non sembrano aver tutto questo grande effetto. Nella speranza che funzioni però, ecco un’altra idea, un museo sottomarino.
Il museo è già pronto, creato da Jason DeCaires Taylor. L’idea è un misto tra un museo, come detto, e una serra per i coralli. Il nome è infatti Coral Greenhouse. Le immagini stanno già facendo il giro del mondo, anche se in ritardo a causa della pandemia attuale.
Il museo nella Grande Barriera Corallina
Questo museo è abitato da un pubblico di statue e di addetti ai lavoratori e non sono messi lì sono per fare scene, ma saranno i punti di appoggio per i nuovi coralli. Una nuova casa per questi essere particolari e variopinti. Soprannominati i Guardiani dei coralli dall’autrice dell’opera, sono anche un messaggio per le nuove generazioni.
Come tutti i musei che si rispettano però, non è solo un luogo di intrattenimento culturale, ma si fa anche ricerca. Di fatti, la zona viene costantemente analizzata. Si tiene sott’occhio il livello di salinità, cosi come il pH e i livelli dell’ossigeno.
Uno studio precedente aveva visto come la musica poteva effettivamente aiutare i coralli a riprendersi dallo sbiancamento dovuto al calore. Sarebbe interessante vedere un’implementazione nel museo per renderlo ancora più completo ed efficacie, si creerebbe anche un’atmosfera unica.