Un nuovo studio suggerisce che le persone che presentano un comportamento antisociale persistente per tutta la vita hanno una struttura cerebrale diversa rispetto a quelle che, ad esempio, adottano questo atteggiamento solo durante l’adolescenza.
La ricerca, condotta da un team di scienziati del Regno Unito e della Nuova Zelanda, ha esaminato 672 partecipanti e i ricercatori si sono contrati su coloro che avevano un comportamento antisociale. L’articolo scientifico è stato pubblicato su The Lancet Psychiatry il 17 febbraio.
Lo studio
I partecipanti sono stati classificati in gruppi secondo il rapporto di genitori, caregiver e insegnanti: 80 persone hanno avuto un comportamento antisociale persistente per tutta la vita, 151 avevano lo stesso comportamento ma durante l’adolescenza e 441 non avevano storia.
Utilizzando risonanze magnetiche, il team ha misurato e confrontato lo spessore medio e l’area superficiale della corteccia dei partecipanti per caratterizzare la materia grigia di ciascun gruppo. L’indagine si è inoltre concentrata sull’analisi di 360 altre diverse regioni della corteccia.
Il risultato indicava che, rispetto agli altri gruppi, le persone con comportamento antisociale persistente avevano una superficie più piccola e uno spessore corticale inferiore. Inoltre, avevano anche una corteccia più sottile in 11 regioni e una superficie del cervello più piccola in 282 delle 360 regioni analizzate.
Secondo Christina Carlisi, autrice di questo lavoro, questa scoperta “sostiene l’idea che, per la piccola proporzione di individui con comportamento antisociale persistente nel corso della vita, potrebbero esserci differenze nella struttura del cervello che ostacolano lo sviluppo di alcune abilità sociali“.
Gli adolescenti che adottano questo tipo di comportamento non presentano differenze. “La maggior parte delle persone è così solo nella loro adolescenza“.
Tuttavia, gli scienziati vogliono approfondire la ricerca sul comportamento antisociale a lungo termine per comprendere meglio questo modello.