Gli aerei inquinano, non è una novità. Uno dei problemi che riguardano questi mezzi di trasporto però non è tanto il consumo di carburante, ma altro. Sono le scie di condensazione che si lasciano dietro quando volano. Quest’ultime sono un problema, ma cambiare anche di poco l’altitudine dei voli potrebbe andare a più che dimezzare il loro effetto sull’ambiente.

Secondo gli scienziati dell’Imperial College di Londra, andare a modificare l’altitudine dei voli di linea di appena il 2%, andrebbe diminuire l’effetto delle scie del 59%. Queste non sono che delle scie di ghiaccio che si formano attorno alle emissioni dei motori degli aerei. Se da un lato il loro colore favorisce il rimbalzo dei raggi solari verso lo spazio, al tempo stesso impediscono al calore di disperdersi verso l’esterno.

 

Aerei, clima e altitudine

Secondo uno studio del 2019, queste scie rappresentano il 14% dei danni all’ambiente e alla qualità dell’aria in confronto a ogni unità di combustione usata. Perché cambiare altitudine porterebbe a un miglioramento? Perché queste scie di condensazione si formano negli strati più alti dell’atmosfera, dove l’umidità raggiunge un livello più alto.

L’abbassamento dell’altitudine di volo avrebbe comunque un effetto collaterale. Gli aerei andrebbero a consumare più carburante. Detto questo, l’aumento sarebbe così poco che non andrebbe a vanificare l’effetto positivo dell’assenza delle scie.

Tutto questo sarebbe comunque solo una toppa al problema dei voli commerciali. Apparentemente, i voli in questione contribuiscono per il 3% delle emissioni a livello globale, un impatto da non sottovalutare. Purtroppo, viaggiare di meno andrebbe ad aiutare il clima significativamente.