Secondo un recente studio della Lancet Public Health, la pasta, uno degli ingredienti principali della dieta mediterranea, allungherebbe la vita di 4 anni; almeno rispetto a chi preferisce una dieta iperproteica.

 

I benefici della pasta per la salute

In particolare la pasta integrale e quella di grano duro, cotte al dente, hanno un indice glicemico basso, il che riduce i livelli di proteina C reattiva, collegata ai rischi cardiovascolari. La pasta è inoltre una notevole fonte di energia immediata grazie ai carboidrati complessi, utile quindi anche prima di competizioni sportive. Inoltre contiene molte fibre che sono fondamentali nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e dei tumori e pochissimo sodio.

La dose consigliata dai nutrizionisti è di 80 grammi al giorno, poco condita o comunque con condimenti leggeri come ad esempio il pomodoro fresco (che contiene licopene, il quale e un antiossidante). Consumata in questo modo la pasta sazia a lungo ed è adatta anche a chi segue un regime dietetico ipocalorico per il dimagrimento. Sono invece sconsigliate diete iperproteiche, che sostituiscono i carboidrati con proteine e grassi, soprattutto a lungo termine, in quanto affaticano reni e fegato.

 

La pasta fa bene anche alla mente

Questi tipi di pasta sono anche ricchi di vitamine del tipo B, che riducono lo stress, agendo sul sistema nervoso centrale per un suo corretto funzionamento. Inoltre dall’amido della pasta viene il glucosio, che favorisce la sintesi della serotonina, il neurotrasmettitore alla base della sensazione di benessere.

Chi invece deve seguire una dieta priva di glutine, può usufruire dei benefici dei carboidrati scegliendo pasta di farina di riso integrale, di grano saraceno o di quinoa.