
Vincent van Gogh dipinse la più famosa Notte stellata dell’arte un anno prima della sua morte, nel giugno del 1889. Non solo è uno dei più grandi lavori dell’artista, ma è anche una delle più importanti opere d’arte nella storia della pittura occidentale.
Nel 2004, le osservazioni con il telescopio spaziale Hubble hanno rivelato una vorticosa nuvola di polveri e gas che circondano una stella lontana. E, come sostengono gli astronomi, queste immagini sembrano misteriosamente simili a come Vincent van Gogh pensò alla sua notte stellata.
Gli scienziati, quindi, hanno cominciato a studiare come le opere dell’artista si collegano alla scoperta, cercando di scoprire se esiste un modello distinto di strutture fluide turbolente in molti dei dipinti di Van Gogh, riprese dalla realtà.
Come si è visto, mentre il famoso pittore olandese era in un asilo in Francia, ha catturato uno dei concetti più complessi e sfuggenti nella scienza: la turbolenza.
Nella dinamica dei fluidi, la turbolenza è il termine usato per descrivere il flusso del fluido con un disturbo violento dove grandi vortici si sviluppano fino a formare strutture su piccola scala. Questi vortici più piccoli a loro volta subiscono lo stesso processo, dando luogo a vortici ancora più piccoli. Ad esempio, la turbolenza provoca la formazione delle nubi. Che, grosso modo, dovrebbe presentarsi così:
Più di un centinaio di anni fa, in un periodo di intensa sofferenza, Van Gogh era in qualche modo stato in grado di percepire e rappresentare uno dei più difficili fenomeni che la Natura abbia mai prodotto, unendo i più grandi misteri del movimento e delle luce nella sua mente.
Questa scoperta ha incoraggiato gli scienziati a verificare le opere di altri impressionisti, allo scopo di verificare se potevano rappresentare la turbolenza nello stesso modo. Ma lo studio ha mostrato che i loro dipinti non sono precisi in termini matematici in confronto ai capolavori di Van Gogh. Neanche L’urlo di Edvard Munch, ad esempio, potrebbe mai corrispondere alle stesse dinamiche della notte stellata del pittore olandese.
Così, nei tempi più bui della sua vita, Van Gogh è riuscito a catturare uno dei concetti più complessi e intricati in fisica e matematica. E, come ogni che lo riguarda, anche questo aspetto non fa che rendere ancora più grande il genio dell’artista.
Guardate questo video per saperne di più sulla turbolenza e i dipinti di Van Gogh: