
Fin da piccoli si è sempre saputo che, una volta entrati in piscina, non si sarebbe potuta fare la pipì. Imparata questa nuova “regola”, non ci si è mai posto il suo effettivo motivo. Oggi alcuni studiosi rivelano quali sono i rischi e perché essi sono così pericolosi.
Diverse chiacchiere, anni fa, dicevano che chi fosse intenzionato a fare la pipì in piscina, avrebbe dovuto fare i conti con una grossa sfera rossa, che si sarebbe presto formata nell’acqua trasparente. E, a quel punto, sarebbe stato davvero difficile nasconderla. Recenti studi condotti dall’American Chemical Society hanno svelato cosa contiene solitamente una vasca pubblica, ovvero tra i 30 e gli 80 millilitri di urina per persona. Si tratta quindi di una media davvero spaventosa.
Inoltre sembrerebbe che il tipico odore di piscina che siamo abituati a sentire, sia in realtà il prodotto della reazione chimica che si forma tra il cloro e la pipì. Ed è proprio questa interazione a produrre elevati rischi respiratori, primo fra tutti l’asma.
Gli esperti sostengono che questo composto si chiami tricloramina ed è in grado di far arrossare anche gli occhi, ogni qualvolta si sceglie di rimanere per lungo tempo a bordo vasca. Quindi è importante tenere a mente che, la prossima volta che si preferisce la piscina al mare, occorre nuotare a testa ben alta.