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Foto di James Hills da Pixabay

Le patate hanno per anni vissuto una reputazione negativa tra i cibi considerati “ingrassanti”. Spesso associate a fritture o a porzioni eccessive, sono state demonizzate da molte diete. Ma nuovi studi scientifici rimettono in discussione questa convinzione, mostrando come le patate, se preparate in modo sano e integrate in una dieta bilanciata, possano addirittura favorire la perdita di peso.

Lo studio che riabilita le patate

Secondo Candida J. Rebello, nutrizionista e ricercatrice, sostituire parte delle proteine animali con patate in un pasto può portare a risultati sorprendenti. In uno studio pubblicato da SciTechDaily, i partecipanti hanno perso in media il 5,6% del peso corporeo in otto settimane, semplicemente riducendo la densità energetica dei pasti grazie all’aggiunta di patate cotte in modo salutare.

La chiave, secondo Rebello, sta nella bassa densità calorica delle patate: saziano molto senza apportare troppe calorie. Questo permette di ridurre naturalmente l’introito energetico, senza dover pesare ogni porzione o seguire diete restrittive.

Benefici anche per la glicemia

Oltre alla perdita di peso, lo studio ha osservato un miglioramento nella regolazione della glicemia. Poiché l’80% delle persone obese è a rischio di sviluppare diabete di tipo 2, l’effetto stabilizzante delle patate sulla risposta glicemica diventa un alleato importante. Le patate sono infatti ricche di fibre e potassio, ma povere di grassi: un profilo nutrizionale spesso sottovalutato.

Un alimento da reintegrare con intelligenza

Naturalmente, non tutte le patate sono uguali: il metodo di cottura fa la differenza. Le patate bollite o al vapore, mangiate con la buccia e abbinate a verdure o proteine leggere, sono molto diverse dalle patatine fritte o dalle preparazioni industriali. In questo contesto, le patate diventano un alimento funzionale, saziante, nutriente e potenzialmente dimagrante.

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