
È una domanda affascinante: i mammiferi marini come balene, orche e delfini potrebbero mai tornare a vivere sulla terraferma? Sebbene queste specie derivino da antenati terrestri, gli scienziati ritengono che un ritorno sia altamente improbabile, se non impossibile.
Il motivo? Gli adattamenti che hanno permesso a questi animali di prosperare in mare rappresentano una soglia evolutiva quasi irreversibile.
Un cammino evolutivo a senso unico?
Nella storia della vita, le transizioni tra ambienti così diversi – come acqua e terra – sono rare. Circa 350-400 milioni di anni fa, alcune specie di pesci svilupparono arti rudimentali e conquistarono la terraferma. Nacquero così i tetrapodi, l’origine di mammiferi, rettili e anfibi.
Ma circa 250 milioni di anni fa, alcuni di questi tetrapodi “cambiarono idea” e tornarono all’acqua. Da questa seconda migrazione nacquero cladi come ittiosauri, balene e pinguini, evoluti per nuotare e sopravvivere in mare.
La legge di Dollo e il principio dell’irreversibilità
La difficoltà di un ritorno alla terraferma trova spiegazione nella Legge di Dollo, formulata dal paleontologo belga Louis Dollo nel XIX secolo. “Una volta persa una caratteristica complessa, è improbabile che venga recuperata.”
In altre parole, l’evoluzione non fa marcia indietro facilmente. E nel caso dei mammiferi marini, le modifiche sono numerose e profonde.
Lo studio: il punto di non ritorno
Nel 2023, ricercatori di Svizzera e Svezia hanno analizzato oltre 5.600 specie di mammiferi. Le hanno classificate in quattro categorie, da completamente terrestri a completamente acquatiche, e ne hanno modellato l’evoluzione usando metodi comparativi filogenetici.
Il risultato? Una volta superata una certa soglia evolutiva, il ritorno alla terraferma diventa estremamente improbabile. Questa soglia è legata a trasformazioni fisiologiche e morfologiche complesse:
- Aumento della massa corporea per conservare il calore
- Dieta carnivora specializzata
- Crani modificati per alimentarsi in ambienti marini
Perché un ritorno sarebbe svantaggioso
Questi animali sono specialisti dell’ambiente acquatico. Tornare sulla terra significherebbe competere con specie terrestri meglio adattate, con costi evolutivi elevatissimi.
In teoria, nulla vieta che in un futuro lontano una nuova linea evolutiva possa emergere. Ma, in pratica, il percorso è così complesso che la probabilità è prossima allo zero.
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