
Il costo del caffè è in crescita in tutto il mondo, compreso il Portogallo, dove nei primi mesi del 2025 si sono registrati aumenti fino a 30 centesimi a tazza. Secondo Arnold Mathijssen, ricercatore intervistato da New Scientist, coltivare il caffè sta diventando sempre più difficile, e questo si rifletterà anche sui prezzi futuri.
La Soluzione? Seguire le Leggi della Fisica
Uno studio pubblicato su Physics of Fluids ha indagato come ridurre la quantità di chicchi di caffè utilizzati del 10%, mantenendo intatta la qualità dell’estrazione. Il segreto? Modificare leggermente il modo in cui si prepara il caffè versato (noto anche come “pour-over”).
Il Metodo del Caffè Versato: Cos’è e Perché Funziona
Il caffè versato è una tecnica di preparazione manuale che utilizza un filtro di carta a forma di cono. L’acqua calda viene versata lentamente sulla polvere di caffè, permettendo un’estrazione controllata e ricca di aromi.
Secondo i ricercatori, è proprio in questo processo che si può intervenire per ottimizzare l’estrazione, risparmiando chicchi.
2 Trucchi Scientificamente Provati per Usare Meno Caffè
1. Versare l’acqua lentamente
L’estrazione migliora se l’acqua viene versata in modo costante e lento. In questo modo, i granelli restano più a lungo a contatto con l’acqua, garantendo una maggiore resa aromatica.
2. Aumentare l’altezza del versamento
Versando da un’altezza di circa 50 centimetri, si sfrutta l’energia gravitazionale per creare un flusso che mette in movimento le particelle di caffè. Questo migliora la circolazione e l’estrazione, riducendo il rischio che i chicchi si depositino in modo inefficace.
Un Caffè Più Efficiente (e Gustoso)
In sintesi, basta essere “ragionevoli”, come suggerisce Mathijssen: versare lentamente, da una buona altezza, senza fermare il flusso d’acqua. Due piccoli accorgimenti che, se applicati con costanza, permettono di risparmiare caffè e ottenere una bevanda altrettanto intensa e aromatica.
Hai mai provato il metodo del caffè versato? Ti va che creiamo insieme una mini guida visuale o un post social per raccontarlo?
Foto di Nathan Dumlao su Unsplash