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Foto di Anita Jankovic su Unsplash

Con la diffusione dell’influenza aviaria H5N1 tra i volatili, c’è preoccupazione per la sicurezza del latte crudo e dei prodotti caseari a base di latte crudo. Ecco cosa sappiamo finora.

Trasmissione tramite latte crudo sconosciuta

  • Non ci sono attualmente prove concrete che il virus H5N1 possa essere trasmesso all’uomo attraverso il consumo di latte crudo proveniente da mucche infette.
  • Le autorità sanitarie, come l’FDA (Food and Drug Administration) statunitense, riconoscono la limitatezza delle ricerche su questo argomento.

Raccomandazioni

  • Pastorizzazione: La pastorizzazione, processo di riscaldamento del latte, uccide batteri e virus, tra cui potenzialmente l’H5N1. Si raccomanda sempre di consumare latte e prodotti caseari pastorizzati.
  • FDA per l’industria: L’FDA raccomanda all’industria casearia di non produrre o vendere latte crudo o formaggi a base di latte crudo da vacche che mostrano sintomi o sono state esposte a pollame infetto da H5N1.

Sicurezza del latte crudo incerta

  • Le persone che scelgono di consumare latte crudo lo fanno a proprio rischio.
  • Gruppi a rischio, come donne incinte, bambini piccoli, anziani e persone con sistema immunitario indebolito, dovrebbero evitare il latte crudo a prescindere dall’influenza aviaria.

Alternative al latte crudo

  • Esistono numerose alternative sicure e gustose al latte crudo, tra cui latte pastorizzato, latte vegetale e yogurt.
  • La sicurezza del latte crudo in relazione all’influenza aviaria H5N1 rimane incerta.
  • La pastorizzazione è il modo più sicuro per consumare latte e prodotti caseari.
  • Consultare il proprio medico per consigli specifici.