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Il nostro DNA e i geni sono la somma di numerosi incroci di tutti i nostri antenati e questo implica anche quelli più antichi quando ancora non eravamo homo sapiens. La nostra specie prima di diventare tale si è incrociata con altre e tra queste ci sono i Denisovani. Secondo una nuova ricerca, i geni ereditati in tal senso sembrano condizionare la nostra salute mentale, in particolare la depressione.

Nello specifico lo studio ha individuato una variante del gene SLC30A9 che è responsabile della regolazione dello zinco nel nostro organismo e del trasporto dello stesso nelle membrane cellulari. È fondamentale per quanto riguarda la corretta formazione e sviluppo del sistema immunitario e quello neurologico. La mutazione va a influire su come i mitocondri gestiscono questo elemento.

 

Geni e salute mentale

Secondo le teorie attuali in merito al risultato di questo incrocio ha portato una maggiore resistenza al freddo grazie al gene, ma il rischio è di risultare più suscettibile a problemi di salute mentale. Lo zinco, oltre alle funzioni sopracitate, aiuta a gestire l’eccitabilità del sistema nervoso quindi nel mondo in cui non viene fatto in modo normale risulta quasi ovvio rischiare di soffrire di condizioni come la depressione.

Le parole dei ricercatori: “Apparentemente, il cambiamento è stato benefico e si è rivelato un vantaggio selettivo per gli esseri umani. Di conseguenza, questa variazione nel gene SLC30A9 è stata selezionata e ha raggiunto le popolazioni attuali. In futuro, l’estensione di questo studio ai modelli animali potrebbe far luce su questa predisposizione a soffrire di malattie mentali.”