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Image by Gino Crescoli from Pixabay

Cosa ci spinge a rimanere connessi per la maggior parte della giornata? Sempre più giovani, adulti e persino anziani stanno guardando i loro telefoni cellulari invece di fare esercizio, meditare o socializzare con le persone intorno a loro. Questo non è un segreto, ma molti si chiedono ancora perché passiamo così tanto tempo online.

Sebbene i social media offrano contenuti ad alto potenziale di dipendenza e molte aziende facciano affidamento solo sugli strumenti online, questi non sono i veri motivi dietro al nostro bisogno di rimanere connessi. In realtà, fino alla metà dell’uso che facciamo dei dispositivi elettronici potrebbe avere lo scopo di regolare le emozioni.

Due ricercatori nel campo dell’interazione uomo-computer hanno concluso che la regolazione digitale delle emozioni è sempre più comune nella nostra vita quotidiana. I telefoni cellulari sono diventati strumenti chiave per sollevare l’umore, combattere i sentimenti di isolamento o alleviare l’ansia. Pertanto, anche se potremmo non esserne consapevoli, molte delle immersioni che facciamo sono essenziali per soddisfare le nostre esigenze emotive.

 

Emozioni… connesse e online

Durante una giornata tipica, spesso sentiamo il bisogno di modificare il nostro umore. Possiamo desiderare di essere più concentrati su un compito o meno tristi per eventi passati che ci imbarazzano. Potremmo persino desiderare di essere più positivi riguardo a qualcosa che nel nostro cuore non va bene.

Il bisogno di controllare le nostre emozioni è sempre presente e quindi cerchiamo costantemente strumenti per gestire questi cambiamenti quotidiani. Quindi, fino a un certo punto, il tempo che passiamo online può essere visto come una nuova strategia di gestione emotiva al di là dei metodi tradizionali: ascoltare musica, rafforzare le connessioni sociali o godersi la compagnia di animali adorabili. Tuttavia, i ricercatori sostengono che gli strumenti digitali stanno anche cambiando l’intensità e la natura di come regoliamo le emozioni.

Durante la pandemia, il team ha studiato come le tecnologie digitali stessero diventando una sorta di terapia per coloro che erano confinati. I partecipanti allo studio hanno utilizzato le tecnologie digitali per risolvere conflitti familiari, cercare distrazioni e rivalutare il significato di una situazione. A volte, ciò coinvolgeva app specificamente progettate per la regolazione delle emozioni, come gli strumenti di consapevolezza. Ma nella maggior parte dei casi, le persone facevano affidamento sui social media o su Zoom per combattere i sentimenti di noia o isolamento.

Inoltre, tutti i partecipanti hanno fatto ricorso all’uso di “terapie d’acquisto”, giochi sul telefono per alleviare lo stress e la ricerca di eventi online per alleviare l’ansia. Pertanto, la nostra esperienza online potrebbe essere una scusa per affrontare problemi emotivi più profondi.

 

La forma “digitale” di regolare l’umore

Il team di interazione uomo-computer ritiene che si stia verificando un cambiamento storico nel modo in cui le persone gestiscono le richieste della vita quotidiana. In particolare, le emozioni come rabbia, tristezza, gioia o ansia.

Ora è molto più facile accedere a contenuti o applicazioni che aiutano a cambiare l’umore. In effetti, molte persone dispongono già di “kit emotivi digitali”: raccolte di risorse digitali pronte per essere utilizzate, ognuna per un effetto emotivo specifico.

Quindi, tornando alla domanda iniziale, perché passiamo così tanto tempo online? La regolazione delle emozioni potrebbe essere parte della risposta. Non solo l’intrattenimento o i social media.