
La tragedia del sottomarino Titan, imploso con cinque persone a bordo durante un’escursione al relitto del Titanic, ha suscitato notevole attenzione anche sul Web. Della tragica notizia si è parlato su tutti i canali di comunicazione e il fatto ha avuto una certa risonanza anche sul web e sui social, dove non sono di certo mancati post e diffusione di notizie.
I Simpson prevedono il futuro?
Tra i tanti post circolati sui social, tra le migliaia di teorie e supposizioni, anche questa volta qualcuno ha pronunciato la fatidica la frase “I Simpson l’avevano previsto”. Non è infatti la prima volta che qualcuno afferma che i gialli protagonisti della serie animata di Matt Groening abbiano predetto il futuro. In passato infatti ai Simpson sono state attribuite fatidiche profezie di eventi storici che si sono poi effettivamente verificati, come l’elezione presidenziale di Donald Trump e la morte della Regina Elisabetta II.
In uno degli episodi della serie animata Homer, il papà della famiglia Simpson, prende un sottomarino per andare in esplorazione su un relitto sul quale intende recuperare il tesoro di un suo vecchio parente. Purtroppo però, quando è il momento di riemergere, qualcosa va storto, Homer non riesce a tornare a galla, e l’ossigeno si esaurisce in fretta.
The Simpson did it again #Titan #titanik #OceanGateSub #OCEANGATE #titanicsubmarine #titanicsubmarine #submarinemissing pic.twitter.com/zpBypQ2EWi
— waleedosman (@waleedosman735) June 22, 2023
La paura di un viaggio in sottomarino nelle profondità oceaniche
Questa è la somiglianza che molti utenti dei social hanno ritrovato nei fatti del sommergibile Titan. Ma più che una profezia potrebbe essere semplicemente la narrazione di una paura che è in realtà comune tra le situazioni inquietanti o che suscitano una certa preoccupazione.
Forse alla realizzazione di un episodio con una storia del genere, più che un’ispirazione profetica, potrebbe aver contribuito il fatto che Mike Reiss, uno degli scrittori originali della serie, ha detto di aver partecipato a una di queste esplorazioni organizzate da OceanGate attorno al Titanic. Reiss afferma infatti che quando prese parte alla missione, anche lui provò un certo timore nel trovarsi sotto una colonna di quasi 4000 metri d’acqua.