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Foto di Jason Goodman su Unsplash

Secondo un nuovo studio, lavorare in compagnia porta a un cambiamento sensile del cervello durante l’operazione interessata. Si parla soprattutto di una specie di sincronizzazione di alcune regioni dell’organo. La ricerca ha preso in esame un numero esiguo di persone, appena 39 coppie, ma che ha comunque mostrato risultati interessanti. A tutte è stato chiesto di creare insieme l’interno di una stanza senza esserci fisicamente dentro.

 

Come lavorare con qualcun altro cambia il cervello

Le parole dei ricercatori dietro allo studio: “Le popolazioni di neuroni all’interno di un cervello sono state attivate simultaneamente con popolazioni di neuroni simili nell’altro cervello quando i partecipanti hanno cooperato per completare il compito, come se i due cervelli funzionassero insieme come un unico sistema per la risoluzione creativa dei problemi. Questi fenomeni sono coerenti con la nozione di una ‘modalità noi’, in cui gli agenti interagenti condividono le loro menti in modo collettivo e facilitano l’interazione accelerando l’accesso alla cognizione dell’altro.

Ovviamente la richiesta fatta dai ricercatori ha studiato la situazione in due contesti diversi. Prima il compito è stato effettuato in solitaria e successivamente insieme. Quello che poi hanno cercato sono stati i segnali del sincronizzazione delle aree di un cervello, ma anche di una sincronizzazione anche dei cervelli della coppia, fenomeni noti anche come rispettivamente WBS e BBS.

“Potremmo applicare il nostro metodo a comportamenti sociali più dettagliati in analisi future, come le espressioni facciali e la comunicazione verbale. Il nostro approccio analitico può fornire spunti e strade per la ricerca futura nelle neuroscienze sociali interattive”.