Render visore Apple di Ian Zelbo
Render di Ian Zelbo

Il visore AR/VR di Apple è uno dei prodotti più attesi di sempre. Nonostante siano anni che se ne parla, Cupertino non ha ancora ufficializzato il suo arrivo. Diverse fonti hanno confermato che l’azienda ha avuto, nel tempo, non pochi problemi con la sua progettazione. Se ancora, quindi, Apple non si è sbilanciata con le comunicazioni, il motivo è principalmente quello (in aggiunta a pandemie ecc.). Ad oggi, tutti gli analisti e i leaker sono d’accordo sulla data di lancio del visore. Scopriamola insieme!

Ebbene sì, pare che il tempo del rivoluzionario visore Apple sia quasi arrivato. Stando a quanto dichiarato dalla maggior parte degli analisti, l’azienda di Cupertino dovrebbe lanciare il dispositivo sul mercato entro la fine del 2023! Con la precisione, nella seconda metà dell’anno!

 

Visore Apple AR/VR: il sistema operativo e i problemi con il software

Negli scorsi giorni è trapelato online quello che potrebbe essere il nome del sistema operativo del nuovo visore: xrOS. Ebbene sì, il dispositivo, così come Apple Watch, avrà un sistema operativo tutto suo. Questo, ovviamente, perché si tratta di un prodotto completamente nuovo all’interno dell’ecosistema Apple. Nonostante l’arrivo sia fissato per il 2023, i problemi di produzione sembrano non cessare neanche ora che siamo letteralmente arrivati alla fase finale. L’analista Ming-Chi Kuo ha confermato che Cupertino sta affrontando delle problematiche relative al software del dispositivo che, appunto, faranno slittare le spedizioni dalla prima metà del 2023 alla seconda. In più, le scorte iniziali saranno davvero limitate, trovare il dispositivo in vendita prima del 2024 non sarà per nulla semplice.

Il povero visore AR/VR di Apple ne ha viste di ogni negli ultimi anni, tuttavia, sta comunque arrivando sul mercato. I fan della mela morsicata si aspettano grandi cose. Già su internet si parla di rivoluzione del mercato tecnologico. Sarà davvero così? Restate in attesa per tutti gli aggiornamenti a riguardo.

Ph. credit: zelbo.nyc