
Tra le notizie che diventeranno sempre più di uso comune nei prossimi anni a causa del cambiamento climatico, c’è sicuramente quello delle scoperte di nuovi virus antichi. Tra i luoghi più adatti per fare questo tipo di scoperte c’è sicuramente la Siberia dove di recente hanno fatto tale ritrovamento. Un agente patogeno che si potrebbe definire zombie visto la capacità di infettare ancora nonostante millenni.
Non si parla soltanto di millenni, ma di oltre 50.000 anni in cui questo virus è rimasto congelato. Con le nuove temperature è venuto a galla con ancora la capacità di infettare. Si tratta di fatto di un nuovo record, ma che forse verrà battuto di frequente visto che ci saranno, appunto, sempre più casi simili.
Un nuovo virus antico trovato in Siberia
Le parole del team che ha fatto la scoperta: “Un quarto dell’emisfero settentrionale è coperto da un terreno permanentemente ghiacciato, denominato permafrost. A causa del riscaldamento climatico, lo scongelamento irreversibile del permafrost sta rilasciando materia organica congelata fino a un milione di anni, la maggior parte della quale si decompone in anidride carbonica e metano, aumentando ulteriormente l’effetto sera. È quindi legittimo riflettere sul rischio che antiche particelle virali rimangano infettive e tornino in circolazione dallo scongelamento di antichi strati di permafrost.”
Il ritrovamento di questo virus non è l’unico, ma insieme ad esso ne sono stati trovati altri 13 che hanno sulle spalle sempre parecchi anni di congelamento. È stato ritrovato sotto un lago tra i resti dell’intestino di un lupo siberiano e lana di mammut.