Una ricerca pubblicata su BMJ Open rivela che i rischi di sviluppare il glaucoma sarebbero maggiori a causa dei disturbi del sonno. Diversi studi precedenti hanno scoperto che i disturbi del sonno cronici possono aumentare il rischio di sviluppare più malattie. Ma nell’ultima ricerca, gli scienziati della biobanca britannica si sono concentrati sulla ricerca del legame tra glaucoma e scarsa qualità del sonno.
Tra i problemi di sonno più ricorrenti nelle persone ci sono: dormire troppo o troppo poco, sonnolenza diurna e russare. Tutti questi problemi di sonno aumenterebbero i rischi di sviluppare una perdita irreversibile della vista (glaucoma).
Il glaucoma è caratterizzato da una progressiva perdita di cellule fotosensibili nell’occhio e da danni al nervo ottico. Ma le sue cause e fattori di rischio sono ancora sconosciuti. Quello che si sa è che, se non trattata, la cecità può diventare irreversibile.
Per contrastare questi effetti, i ricercatori insistono sulla necessità di una terapia del sonno nelle persone ad alto rischio di soffrire della malattia. Oltre a sostenere più controlli oculistici tra le persone con disturbi del sonno cronici. Grazie a questi, i primi segni di glaucoma potrebbero essere rilevati precocemente.
Legame tra disturbi del sonno e glaucoma
Studi precedenti avevano già scoperto che i disturbi del sonno aumentano il rischio di sviluppare il glaucoma. Ma, nel recente studio, i ricercatori sono andati più a fondo, esaminando i rischi di glaucoma tra le persone con diversi comportamenti del sonno. Ad esempio, alcune di queste problematiche sono insonnia, dormire troppo o troppo poco, cronotipi notturni o mattutini, sonnolenza diurna e russare.
Per la ricerca sono stati utilizzati i dati della biobanca britannica di 409.053 partecipanti di età compresa tra 40 e 69 anni. Dati che sono stati raccolti tra il 2006 e il 2010 e che forniscono informazioni sul comportamento durante il sonno di questi partecipanti. Durante 10,5 anni di studio, i ricercatori hanno rilevato 8.690 casi di glaucoma tra i volontari. Coloro che avevano il rischio più alto di glaucoma presentavano queste caratteristiche: erano uomini, fumatori cronici e con pressione alta o diabete.
Ma, in aggiunta, avevano alcuni dei quattro comportamenti del sonno, tranne il cronotipo. I risultati hanno mostrato che la durata del sonno breve o lunga era associata a un aumento del rischio dell’8%; insonnia, 12%; russare, 4%; e frequente sonnolenza diurna, 20%. Mentre le persone che russavano o soffrivano di sonnolenza diurna avevano un rischio del 10% di sviluppare il glaucoma. Per quanto riguarda le persone con insonnia e con uno schema di sonno breve o lungo, avevano il 13% in più di probabilità di sviluppare la malattia.
Pertanto, i ricercatori raccomandano di intervenire nel sonno delle persone a più alto rischio di sviluppare il glaucoma attraverso l’uso della terapia. Inoltre, mirano a insistere sui controlli oftalmologici tra le persone con problemi di sonno cronici per aiutare a prevenire questa malattia della vista irreversibile.