
Quando il proprio bambino si ammala, molti genitori possono andare nel panico e iniziare a cercare di fare di tutto per aiutarlo. Questo spesso vuol dire iniziare a usare indiscriminatamente antibiotici il che risulta spesso inutile, soprattutto se si parla di infezioni virale come l’influenza o raffreddore e di febbre. Il loro può di fatto mettere in pericolo il bambino, ma si parla di rischi più sul lungo periodo.
Febbre, infezioni e antibiotici
Le parole della dottoressa Rajapakse della Mayo Clinic: “Dare a un bambino con un’infezione virale, un antibiotico, non li aiuta affatto. Non li aiuterà a migliorare più velocemente e può causare loro danni. Stiamo cercando di ridurre i casi in cui ciò si verifica nelle infezioni batteriche. Se ne hai uno, un antibiotico può salvarti la vita. E, quindi, queste sono cose come la polmonite o le infezioni del sangue, o le infezioni delle ossa, per esempio, dove gli antibiotici dovrebbero assolutamente essere usati. E per mantenerli efficaci per questi tipi di infezioni gravi, dobbiamo davvero usarli solo quando sappiamo che ci saranno effettivi e cureremo i pazienti.”
La febbre è la risposta dell’organismo alla presenza del virus. La temperatura si alza nella speranza di uccidere il suddetto agente patogeno quindi entro un certo grado e per non troppo tempo, tale condizione non è affatto un pericolo. Ovviamente arrivando a certe temperature iniziano a comparire i rischi, ma in tal caso ci sono antifebbrili che possono dare una mano, come il paracetamolo o l’ibuprofene. Però in questi casi la parola del medico è sempre la più indicata.