Ph. Credit: NASA Earth Observatory images by Joshua Stevens, using Landsat data from the U.S. Geological Survey.

Grazie all’Earth Observstory della NASA, abbiamo potuto catturare le immagini satellitari dell’eruzione dello Sharkano, un vulcano sottomarino molto attivo e popolato di squali. L’immagine, scattata il 14 maggio dall’Operational Land Imager 2 sul satellite Landsat 9, progettato per catturare immagini ad alta risoluzione del nostro pianeta, mostra la colonna di acqua, ceneri e detriti emessa dal vulcano sottomarino.

 

Lo Sharkano, il vulcano degli squali

Lo Sharknado e in realtà il vulcano Kavachi, uno dei vulcani sottomarini più attivi del Pacifico e che si trova nelle Isole Salomon, a circa 24 chilometri a sud dell’isola di Vangunu. Il Kavachi fu soprannominato “Sharkano” nel 2015, quando una spedizione nel sito rivelò che il suo cratere era sorprendentemente abitato da ben due specie di squali, suggerendo che i questi grandi animali marini sono in grado di esistere in un ambiente estremo, tollerando l’acqua calda e acida del vulcano.

Le due specie che popolano lo Sharkano sono lo squalo martello smerlato (Sphyrna lewini) e lo squalo seta (Carcharhinus falciformis, Müller & Henle, 1839), assieme ovviamente a molte altre specie di pesci avvistate dai ricercatori nel vulcano attivo. Le osservazioni del 2015 all’interno del cratere di Kavachi, furono effettuate grazie ad una telecamera a caduta con esca, ad una profondità di 50 metri.

Il vulcano Kvachi è un vulcano sottomarino molto attivo, e le sue colonne subacquee di vapore e ceneri sono spesso visibili durante le sue frequenti eruzioni. Forse è anche per questo che la vicina isola, che prende il nome da un dio del mare dei popoli Gatokae e Vangunu, a volte viene anche chiamata Rejo te Kvachi, ovvero “Forno di Kavachi”.

Ph. Credit: NASA Earth Observatory images by Joshua Stevens, using Landsat data from the U.S. Geological Survey.