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Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay

Nella notte tra il 30 e il 31 maggio potremmo assistere ad un evento davvero straordinario, la prima pioggia di meteoriti ercolidi tau. Come spesso succede l’astronomia ci riserva davvero tante sorprese; facciamo l’esempio di una piccola cometa, che normalmente è troppo debole per essere vista se non con un telescopio. Tuttavia nel 1995 improvvisamente questa stessa cometa si illumina e può essere vista, anche se debolmente visibile ad occhio nudo.

Proprio alla fine di maggio lo spettacolo potrebbe essere davvero sorprendente anche grazia a questa piccola cometa. Tra la notte del 30 e del 31 maggio una pioggia di meteoriti potrebbe scoppiare, presentandosi come tra le migliori manifestazioni meteoriche annuali. Tuttavia c’è anche una piccola possibilità del più drammatico evento dagli spettacolari sciami meteorici delle Leonidi di oltre 20 anni fa.

 

Cometa, potrebbe generare altre meteoriti Ercolidi tau

Questa storia alquanto avvincente è iniziata da ben 92 anni, nel 1930 quando due astronomi tedeschi stavano catalogando nuovi asteroidi e sono inciampati nella scoperta di questa nuova cometa. Quest’ultima è la terza scoperta del genere che i due hanno fatto nel 1927 e 1929. Dopo la sorprendente scoperta, i dati orbitali della cometa hanno mostrato che proprio nel 1930 il 31 maggio è passata a 9 milioni di chilometri vicinissimo alla Terra. Nonostante la sua vicinanza al nostro pianeta, la cometa SW3 non era alquanto luminosa da essere vista ad occhio nudo.

Anche se la cometa SW 3 orbita attorno al sole circa ogni 5,4 anni, dopo il 1930 è mancata in azione per un bel po’ di tempo. Infatti, tra il 1935 e il 1974, SW 3 andò e venne otto volte senza essere avvistato. Non è stato più visto fino al marzo 1979. Il suo successivo ritorno, nel gennaio 1985, è mancato, ma è stato recuperato di nuovo all’inizio del 1990. Gli esperti si aspettavano che la cometa si ripresentasse ne 1995 senza creare danni. Ma nell’ottobre tutti i maggiori osservatori hanno parlato di una cometa visibile ad occhio nudo. Questa però non era una nuova cometa, ma si trattava della SW 3.

 

Sempre più vicina alla Terra

Ciò è stato davvero sorprendente in quanto la cometa non si è mai avvicinata cosi tanto alla Terra. La cometa era ancora abbastanza brillante alla sua visita successiva nell’autunno del 2000, a dimostrazione del fatto che due dei frammenti individuati nel 1995 erano tornati, insieme a uno nuovo, che probabilmente si è staccato durante il ritorno del 1995. Nel 2006 la cometa in frantumi ha fatto la sua comparsa di ritorno, mostrando inizialmente almeno otto resti, e alcuni dei frammenti stessi stavano formando i propri sottoframmenti. In tutto, SW 3 alla fine si è rotto in più di 68 frammenti e alla sua più recente apparizione nel marzo 2017 ha mostrato segni che continua a rompersi e a perdere nuovi pezzi ad ogni ritorno attraverso il sistema solare interno.

Se questa esplosione di meteoriti si verificasse, il loro possibile punto radiante, o di emanazione, sarebbe posizionato entro i confini della costellazione di Boote il Pastore, a circa 6 gradi a nord-nordovest della brillante stella giallo-arancio, Arcturus. Per quanto riguarda la zona di visibilità, gran parte degli Stati Uniti contigui, del Canada centro-meridionale e orientale, del Messico, dell’America centrale e meridionale e una piccola fetta dell’Africa occidentale sono le regioni del mondo ben posizionate per questo evento.

Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay