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Photo by Hana El Zohiry on Unsplash

Alcune voci misteriose provengono dalle profondità nascoste della Grande Piramide di Giza. Una nuova scansione ultra potente della piramide, che si è avvalsa dei raggi cosmici, potrebbe rivelare l’identità di due misteriosi vuoti al suo interno. Il più grande dei due vuoti si trova appena sopra la grande galleria, un passaggio che conduce a quella che potrebbe essere la camera del faraone Cheope e lungo circa 30 metri e alto 6 metri, sulla base di precedenti scansioni piramidali.

Gli archeologi non sono sicuri di cosa troveranno nel vuoto, che potrebbe presentarsi come una vasta area o un nucleo di diverse piccole camere. Sperano ad ogni modo di scoprire anche la funzione di quel vuoto. Una delle ipotesi più fantasiose è che l’apertura sia la camera funeraria nascosta di Cheope. Una possibilità più banale è che la cavità abbia avuto un ruolo nella costruzione della piramide.

 

Il progetto

Costruita per il faraone Cheope (regnò dal 2551 a.C. al 2528 a.C. circa ), la Grande Piramide di Giza è la più grande piramide mai costruita nell’antico Egitto ed è l’unica meraviglia sopravvissuta del mondo antico.

Tra il 2015 e il 2017, il progetto Scan Pyramids ha condotto una serie di scansioni che hanno analizzato i muoni, particelle cosmiche che cadono regolarmente sulla Terra, per rilevare i vuoti. Queste scansioni hanno rivelato entrambi gli ambienti vuoti nel 2017.

Ora un nuovo team di ricercatori ha in programma di scansionare di nuovo la Grande Piramide, ma questa volta con un sistema più potente che analizzerà i muoni in modo più dettagliato. I muoni, come abbiamo visto, sono particelle elementari a carica negativa che si formano quando i raggi cosmici si scontrano con gli atomi nell’atmosfera terrestre. Queste particelle ad alta energia piovono costantemente sulla Terra e sono innocue. Poiché si comportano in modo diverso quando interagiscono con la pietra o l’aria, i ricercatori possono utilizzare rilevatori supersensibili per identificare le particelle e mappare le aree che non possono esplorare fisicamente, come con la Grande Piramide. Gli archeologi hanno implementato un sistema di telescopi che abbia più di 100 volte la sensibilità della normale attrezzatura utilizzata finora a scopo di ricerca nella piramide.

I rivelatori sono così sensibili, fanno notare i ricercatori, che potrebbero persino rivelare la presenza di artefatti all’interno dei vuoti. Per procedere, il team ha ricevuto l’approvazione dal Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano per eseguire le scansioni, ma hanno ancora bisogno di fondi per costruire l’attrezzatura e posizionarla accanto alla Grande Piramide.