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Negli ultimi anni, la cosiddetta Gen Z ha mostrato un crescente interesse per i look degli anni ’90 e 2000: dai pantaloni a vita bassa alle serie TV, il trend è chiaro. Tuttavia, il mondo si è evoluto e riportare in vita tutti gli elementi che un tempo avevano successo presuppone unirli al presente. È il caso delle relazioni sentimentali, che sono state completamente trasformate grazie ad applicazioni come Tinder.

Di fronte a un ritorno al passato, anche queste piattaforme hanno sentito la necessità di adattarsi, grazie a Tinder che ha introdotto una nuova opzione di appuntamento al buio, in modo da raggiungere le generazioni più giovani che comunicano principalmente attraverso i loro smartphone. Come prima, l’opzione abbina gli utenti in base alle loro preferenze; tuttavia, consente loro di chattare prima di poter vedere le foto del contatto prescelto. La funzionalità sarà disponibile negli Stati Uniti prima di espandersi a livello globale.

Tinder ha già chiarito che l’opzione è proprio finalizzata a rispondere alle richieste della generazione Z, ovvero i giovani nati tra il 1997 e il 2012, che vogliono creare relazioni più autentiche, in una sorta di rifiuto delle relazioni attraverso connessioni istantanee e superficiali, promosse in foto modificate per Instagram.

 

Un ritorno al futuro

Secondo un sondaggio promosso nel Regno Unito dall’applicazione, che ha visto la partecipazione di 1.000 partecipanti di età compresa tra i 18 e i 24 anni, circa un quinto degli intervistati ha dichiarato di voler partecipare ad appuntamenti al buio, in quanto consentirebbe loro di incontrare persone che avrebbe potuto altrimenti trascurare.

La nuova funzionalità è ispirata ai vecchi modi di conoscere qualcuno, che in precedenza erano di solito premeditati da una zia ficcanaso o un amico ben intenzionato. L’appuntamento al buio offre ai partecipanti attuali l’opportunità di mettere al primo posto la propria personalità e trovare una corrispondenza con cui si identificano davvero. L’esperienza riflette le abitudini relazionali e di successo della Generazione Z, che apprezza l’ autenticità, ma riprende anche la nostalgia degli anni ’90 con un ritorno al mondo degli appuntamenti pre-smartfone.

Sempre secondo Tinder, i primi test della funzione appuntamento al buio hanno mostrato che gli utenti che la utilizzavano corrispondevano il 40% in più rispetto a quando i loro profili erano visibili. La funzione appuntamento al buio ha la possibilità di interrogare gli utenti su una serie di argomenti importanti e, in base alle risposte fornite dalla potenziale coppia, abbinare. Successivamente, i due intraprendono una conversazione a tempo. Al termine, gli utenti possono mettere Mi piace al profilo dell’altro elemento e se c’è una corrispondenza, potranno vedere le loro foto e continuare a parlare.

Oltre all’appuntamento al buio, ci sono altre funzionalità che integrano la componente di giochi interattivi di Tinder, chiamata Esplora e con la generazione Z come pubblico di destinazione: anche questa ha una connessione con TikTok.