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Generazione Z, così vengono chiamati i nati tra il 95′ e il 97′ e il 2000-2010. Secondo uno studio dell’Università di Harvard, più del 70% della Generazione Z, è interessato alle sorti del pianeta e si battono per i diritti civili e quelli degli animali. “Non c’è un pianeta b”, è lo slogan del Fridays for Future, il movimento ambientalista che, dietro la figura di Greta Thunberg, cercano di mostrare al mondo che la crisi ambientale sta minando il loro futuro.

Una cosi fatta generazione era da prevedersi, visto che questi giovani sono cresciuti vedendo il fallimento del “sogno americano” dei genitori. I nuovi adolescenti sembrano vivere con maggior consapevolezza le scelte quotidiane, dal come vestirsi al cosa mangiare, e potrebbero dettare i trend del futuro. Nei prossimi anni, infatti, costituiranno il 31% dell’intera popolazione mondiale, e si calcola che avranno un potere d’acquisto di circa 44 miliardi di dollari. Una cifra, questa, capace di far piegare ai propri gusti i colossi del vestiario e soprattutto del cibo.

Susan Schwaillie, direttore del gruppo NPD, seguendo le abitudini alimentari dei giovani, ha notato che, dove le altre generazioni avrebbero mangiato cibo spazzatura e bibite, la maggior parte dei Generazione Z, preferisce consumare cibo vegetariano e vegano. E, quasi ironicamente, sono proprio i fast food che stanno rivoluzionando l’esperienza del cibo da asporto. Con una grande operazione di marketing volta a soddisfare le nuove esigenze ecosostenibili, propongono alternative vegetali alla carne, di basso impatto ambientale e con meno rischi per la salute.

 

Gli influencer giocano un ruolo fondamentale

Anche i grandi colossi del cibo spazzatura si sono adeguati a questa tendenza, il primo tra tutti è stato McDonalds, con il burger vegetale mcvegan. Lo ha seguito subito Burger King, con gli impossible whopper (non ancora in Europa, al momento). KFC, brand noto per la vendita delle crocchette di pollo, ha lanciato ad Atlanta la sua alternativa vegan ai nuggets, arrivando addirittura a ridipingere di verde le strisce rosse. I sostituti della carne e dei derivati di origine animale, sono in costante crescita. Si stima che entro il 2026, il loro mercato supererà i 6,5 miliardi di dollari, in pratica il doppio di adesso.

Un fattore fondamentale che influenza la Generazione Z sono i social. Molte celebrità vegan, come Ariana Grande, Miley Cyrus e Beyoncé, ma anche sportivi come Lewis Hamilton, Venus Williams e Scott Jurek, promuovono uno stile di vita a base vegetale. Tra di loro anche alcuni appartenenti alla Generazione Z, come la giovane attrice di Stranger Things Sadie Sink e una delle popstar più influenti del momento. Billie Eilish che, anche se più restia a esporsi, qualche mese fa ha chiesto ai suoi 38 milioni di follower di non rimanere indifferenti davanti alla sofferenza degli animali dietro l’industria della carne e di provare una dieta vegana.