
Secondo quanto riportato da un nuovo studio l’assunzione giornaliera di integratori di vitamina D e olio di pesce possono aiutare le persone anziane a prevenire le malattie autoimmuni, come tiroide, artrite reumatoide e polimialgia reumatica, ossia una malattia infiammatoria che provoca dolore muscolare e rigidità di spalle e fianchi. Le persone pari o superiori ai 60 anni che assumevano 2.000 unità di vitamina D3 per un periodo di 5 anni, avevano un tasso relativo inferiore del 22% di diagnosi di malattie autoimmuni confermate.
Tale dosaggio è da due a tre volte la dose giornaliera raccomandata di vitamina D per gli adulti, che è di 600 UI per le persone fino a 69 anni e 800 UI per le persone di età pari o superiore a 70 anni. Una volta che le persone hanno assunto la vitamina D per due anni, il tasso di prevenzione era salito al 39%. Inoltre lo studio ha scoperto un nuovo legame tra olio di pesce e una riduzione dei disturbi autoimmuni.
Vitamina D e olio di pesce, gli integratori possono prevenire le malattie autoimmuni
Tuttavia questo legame non è stato significativo in quanto alcuni sintomi non sono stati presi in considerazione. Inoltre lo studio ha suggerito che questi integratori rispetto al placebo ha ridotto il rischio del 30%. Ovviamente le persone ora non devono assumere un dosaggio eccessivo di vitamina D per evitare questo genere di malattie in quanto un eccesso può portare a effetti negativi e pericolosi. A differenza delle vitamine idrosolubili che il corpo elimina facilmente, la vitamina D si accumula nelle cellule adipose e accumulandosi può portare a dolori alle ossa e danni ai reni.
Poiché il corpo produce vitamina D quando la pelle è esposta al sole, molti esperti affermano che è probabile che le persone sane e più giovani non necessitino di integratori di vitamina D, soprattutto in quantità superiori a quelle raccomandate livello di 600 UI al giorno. Poiché ricerche precedenti hanno dimostrato che sia la vitamina D che gli acidi grassi omega-3 derivati dai frutti di mare possono avere un effetto positivo sull’infiammazione e sull’immunità nei disturbi autoimmuni, il team ha deciso di utilizzare lo stesso studio per indagare se gli integratori potrebbero prevenire tali malattie.
La malattia autoimmune si verifica quando il sistema di difesa naturale del corpo vede improvvisamente le cellule normali come invasori e inizia a distruggere quelle cellule per errore. I disturbi autoimmuni possono svilupparsi in qualsiasi fase della vita, ma compaiono di più tra gli anziani, in particolare le donne. Questa è la prima prova diretta negli anziani che l’assunzione di vitamina D o acidi grassi omega-3 per cinque anni riduce l’incidenza di malattie autoimmuni, con effetti più pronunciati dopo due anni di integrazione. A distanza di cinque anni dall’inizio dello studio non sono ancora chiare quali delle oltre 80 malattie autoimmuni potrebbero effettivamente avere dei benefici.