
Con il diffondersi a livello mondiale della Covid-19 e la lunga sequela di quarantene, isolamenti e lockdown, il nostro modo di fare acquisti ha subito un notevole mutamento, anche il nostro modo di fare la spesa. Sempre più spesso infatti ricorriamo all’e-shopping e anche la spesa è spesso online, Ma acquistare generi alimentari e fare la spesa online è totalmente sicuro?
Il rovescio della medaglia della spesa online
Secondo un nuovo studio condotto negli Stati Uniti, a volte potrebbe non essere la scelta migliore. Secondo lo studio, pubblicato su Public Health Nutrition, la transizione dalla spesa tra gli scaffali a quella online è stata infatti troppo repentina e la transizione non è avvenuta in modo fluido, programmato o controllato.
Ad esempio, mentre per gli scaffali sui prodotti possiamo facilmente leggere le etichette per conoscere nel dettaglio le caratteristiche ed i valori nutrizionali dei prodotti, sembra invece che per la spesa online negli Stati Uniti, queste informazioni non siano sempre disponibili.
Come afferma infatti la coautrice dello studio Jennifer Pomeranz, assistente professore di politica e gestione della salute pubblica presso la New York University School of Global Public Health, le informazioni per alcuni prodotti in vendita presso molti rivenditori di generi alimentari online non erano elencate da nessuna parte.
Secondo Pomeranz questa è una grave mancanza dato che molte persone “leggono le etichette degli alimenti per diversi motivi, ed è incredibilmente importante ai fini della sicurezza“. Chi infatti segue diete particolari a causa di patologie o allergie, deve necessariamente conoscere i parametri nutrizionali degli alimenti prima di acquistarli.
Lo studio condotto su diversi prodotti alimentari disponibili online
Lo studio ha esaminato 10 principali prodotti confezionati, comuni negli Stati Uniti, in vendita presso nove diversi rivenditori online all’inizio del 2021. L’analisi ha dimostrato che i dati nutrizionali e le liste degli ingredienti non erano affatto presenti per quasi l’11% dei prodotti dei diversi rivenditori. Nei prodotti che contenevano invece le informazioni nutrizionali, il 63% non riportava invece la presenza di allergeni alimentari molto comuni presenti nei prodotti.
Pomeranz ritiene “che non rivelare il pannello dei dati nutrizionali e l’elenco degli ingredienti, compresi gli allergeni, è un atto ingiusto o ingannevole”. In un mondo in cui le persone stanno diventando sempre più attente su ciò che è presente nel loro cibo, Pomeranz ipotizza infatti che tralasciare le informazioni nutrizionali sia una strategia per vendere cibi confezionati.
Secondo altri esperti invece la questione sarebbe più logistica che strategica. C’è chi sostiene infatti che per un’azienda online, che cerca di fornire rapidamente molti prodotti, è molto più facile mettere online un’immagine della confezione piuttosto che assicurarsi che tutte le informazioni siano facilmente accessibili. In entrambi casi il risultato è comunque negligente.
In arrivo nuove regole per la spesa online
Negli Stati Uniti la Food and Drugs Administration (FDA) ha raccomandato che le informazioni nutrizionali online siano simili a quanto si è obbligati a fare in negozio. Ma il portavoce della FDA, Courtney Rhodes, afferma comunque che “riconosciamo che la maggior parte dei nostri requisiti di etichettatura sono precedenti alle pratiche di vendita online”.
Al momento dunque, secondo quanto affermato dallo stesso Rhodes, l’agenzia sta cercando di acquisire più informazioni sull’etichettatura online e si sta preparando ad una nuova serie di raccomandazioni. La questione al momento è stata discussa in un vertice sull’e-commerce che ha avuto luogo lo scorso ottobre.
Nel frattempo, dato che a volte la politica può essere lenta, Pomeranz consiglia al pubblico di prestare maggiore attenzione nell’acquisto di generi alimentari online, promuovendo rivenditori trasparenti che mettono a disposizione informazioni precise e chiare sui prodotti in vendita.