
Grazie ad un nuovo studio cercheremo di dare una risposta ad una domanda che ha lasciato perplessi gli osservatori per molti secoli: i giochi di luce davvero spettacolari dell’Aurora Boreale possono emettere dei rumori o qualche suono percettibile? Questo fenomeno avviene grazie all’interazione tra le particelle solari con le molecole di gas presenti nell’atmosfera.
Ciò fa si che l’Aurora Boreale si verifichi nei poli della Terra, dove il campo magnetico è più forte. Le segnalazioni che questo fenomeno emetta dei suoni udibili dall’orecchio umano sono rare e storicamente sono state respinte dagli scienziati. Tuttavia nel 2016 uno studio finlandese ha confermato che ciò potrebbe essere vero in quanto l’Aurora Boreale può emettere suoni udibili dall’uomo.
L’Aurora Boreale è in grado di emettere suoni?
Lo studio ha catturato un suono, probabilmente prodotto dalle luci accattivanti, che si stima abbia avuto origine a 70 m dal livello del suolo. Tuttavia rimane ancora sconosciuto il meccanismo dietro il suono, cosi come le condizioni che dovessero essere soddisfatte affinché il suono possa essere catturato. Un nuovo studio al riguardo ha esaminato i resoconti storici per comprendere se i suoni riportati fossero oggettivi, illusori o immaginari.
I testimoni hanno raccontato di un rumore sordo, quasi impercettibile, crepitio, sibilo o sibilo durante gli spettacoli particolarmente violenti dell’aurora boreale. La credibilità dei rapporti sul rumore aurorale di quel periodo era intimamente legata alle misurazioni dell’altitudine dell’aurora boreale. Si riteneva che solo quei display che scendevano in basso nell’atmosfera terrestre sarebbero stati in grado di trasmettere suoni che potevano essere uditi dall’orecchio umano.
Tuttavia nel secondo anno polare le aurore boreali si sono verificate più assiduamente a distanza di 100 km al di sopra della Terra e questo suggerisce che sarebbe stato impossibile trasmettere il suono dalle luci alla superficie terrestre. Un fisico britannico coinvolto nello sviluppo della tecnologia radio, ha commentato che il suono dell’aurora potrebbe essere un fenomeno psicologico dovuto alla vividezza dell’aspetto dell’aurora. Anche un meteorologo ha definito questo fenomeno come una possibile illusione ottica, dovuta dall’interferenza delle nuvole basse.
Una nuova possibile teoria
Resoconti del XX secolo scritti da due assistenti di astronomi affermavano di aver sentito l’aurora, aggiungendo una certa legittimità al grande volume di resoconti personali. Per quanto convincenti possano essere state queste due ultime testimonianze, non hanno ancora proposto un meccanismo attraverso il quale il suono aurorale potesse funzionare. Il movimento dell’aurora boreale altera il campo magnetico terrestre, inducendo cambiamenti nell’elettrificazione dell’atmosfera, anche a una distanza significativa.
Questa elettrificazione produce un suono scoppiettante molto più vicino alla superficie terrestre quando incontra oggetti a terra, proprio come il suono dell’elettricità statica. Questa teoria è ampiamente accettata dagli scienziati, anche se c’è ancora dibattito su come funzioni esattamente il meccanismo per produrre il suono. Ciò che è chiaro è che l’aurora, in rare occasioni, rende i suoni udibili dall’orecchio umano. Gli inquietanti resoconti di crepitii, sibili e ronzii che accompagnano le luci descrivono un’esperienza udibile oggettiva, non qualcosa di illusorio o immaginato.
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