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Gli esseri umani piangono in risposta al dolore o a una certa emozione. Infatti, si può dire che è una reazione unica per la nostra specie. Gli scienziati si chiedono ancora perché, visto che anche altri animali possiedono ghiandole lacrimali e non versano lacrime emotive. Sembra, dunque, che l’unica specie che si è evoluta per raggiungere questo obiettivo sia stata l’uomo. Alcuni esperti ritengono addirittura che le persone tendano a piangere in segno di angoscia o felicità travolgente, ma perché?

 

Piangere: una funzione fisiologica?

Biologicamente esistono tre tipi di lacrime: basale, riflessa ed emotiva. Il primo ha la funzione di lubrificare e pulire i nostri occhi. Mentre il secondo nasce in risposta all’irritazione dei nostri occhi, e il terzo tipo come risposta alle nostre emozioni. Sia le lacrime riflesse che quelle emotive provengono dalle ghiandole lacrimali.

Per il professore dell’Università di Portsmouth in Inghilterra, Marc Baker, “il pianto emotivo è quasi come un riflesso emotivo piuttosto che solo un riflesso fisico“. In questo senso, c’è chi ritiene che il pianto sia una funzione biologica, poiché ci permette di equilibrare i nostri livelli ormonali quando siamo stressati. Sulla base di ciò, gli autori aggiungono: “In queste teorie, il pianto è qualcosa che ci riporta all’equilibrio. È l’idea del pianto come catarsi, o un modo per calmarsi nei momenti di angoscia. Dopotutto, non è insolito che le persone riferiscano di sentirsi meglio dopo ‘un bel pianto’“.

 

Una forma di comunicazione

Oltre ad essere viste come una funzione biologica, le lacrime emotive potrebbero anche sorgere come un segno dei nostri bisogni sociali. Fondamentalmente, perché piangere può significare che qualcosa non va e comunicare indirettamente che è necessario un supporto emotivo per superare una trance.

Allora perché piangiamo? Non c’è certamente una risposta concisa a questa domanda. Tuttavia, gli scienziati hanno proposto diverse teorie. Tra queste, quella secondo cui il pianto è il prodotto della nostra evoluzione ed è iniziato come un richiamo di soccorso negli animali, ma solo gli esseri umani sono stati in grado di connettersi con le lacrime.

D’altra parte, c’è chi sottolinea che ,come gli altri animali si sono adattati all’ambiente per segnalare il disagio, così hanno fatto gli esseri umani. Le persone camminano erette, quindi a volte abbiamo bisogno di usare gli occhi per interagire socialmente.

Secondo questo studiato finora, si ritiene che gli esseri umani sviluppino muscoli facciali peculiari che potrebbero causare il pianto. In realtà, queste teorie non sono molto accurate. Tuttavia, ciò che è chiaro è che piangere ci aiuta a sfogare e alleviare il nostro carico emotivo.