tardigrado, animali microscopici
Tardigradi: Immagine al microscopio elettronico a scansione di una tardigrado in stato attivo. Ph. Credit: Schokraie E, Warnken U, Hotz-Wagenblatt A, Grohme MA, Hengherr S, et al. (2012) Comparative proteome analysis of Milnesium tardigradum in early embryonic state versus adults in active and anhydrobiotic state. PLoS ONE 7(9): e45682. doi:10.1371/journal.pone.0045682 via Wikimedia

I tardigradi, i microscopici ed indistruttibili animali dall’aspetto buffo, si sono aggiudicati il soprannome di “orsi d’acqua” proprio perché, quando furono osservarti per la prima volta dagli scienziati, si muovevano con andature goffe e alquanto peculiari. E proprio la loro lenta andatura ha portato i ricercatori a domandarsi per quale motivo si siano evoluti per camminare.

 

Perché i tardigradi camminano?

In genere infatti, animali microscopici e non coriacei come i tardigradi, difficilmente si muovono camminando. È più comune ad esempio che si muovano trascinando i loro corpi molli su substrati imprevedibili. I tardigradi invece, dei micro-animali così particolari che gli scienziati sono stati costretti ad assegnarlo al proprio phylum, si muove camminando con le sue otto zampe tozze, spingendosi in modo improbabile attraverso i sedimenti marini e d’acqua dolce, attraverso le dune del deserto e sottoterra.

Perché dunque i tardigradi si sono evoluti per camminare? La risposta potrebbe arrivare da un nuovo studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Nella ricerca infatti sono state analizzate le andature dei tardigradi scoprendo che gli orsi d’acqua camminano in un modo molto simile a quello di alcuni insetti che misurano 500.000 volte le loro dimensioni.

Questo potrebbe indicare che ci sia un antenato comune tra gli orsi d’acqua e gli insetti o che vi sia un qualche vantaggio evolutivo che spieghi l’evoluzione peculiare del movimento dei tardigradi. La scoperta apre dunque una nuova serie di scenari evolutivi interessanti, che potrebbero mettere in relazione questi animaletti molli con insetti molto più grandi e coriacei.

 

Questi microscopici animali si muovono come insetti molto più grandi

Jasmine Nirody, del Rockefeller’s Center for Studies in Physics and Biology, ed i suoi colleghi hanno prima determinato con esattezza il modo in cui camminano e corrono gli orsi acquatici. Nirody spiega dunque che “se si osservano i tardigradi al microscopio ottico abbastanza a lungo, si possono catturare una vasta gamma di comportamenti. Non li abbiamo obbligati a non fare nulla. A volte erano davvero tranquilli e volevano solo passeggiare per il substrato. Altre volte, vedevano qualcosa che gli piaceva e correvano verso di esso”.

Nirody ha scoperto che a riposo i tardigradi si muovono circa metà della lunghezza del corpo al secondo. Mentre quando si muovono al massimo della velocità, arrivano a compiere passi lunghi due lunghezze del corpo nello stesso lasso di tempo. Ma la vera sorpresa è giunta quando ha osservato come i piedi di un tardigrado toccano il suolo mentre prende slancio.

A differenza dei vertebrati, che hanno andature distinte per ogni velocità, i tardigradi corrono in modo simile agli insetti, ovvero a velocità crescenti senza mai cambiare lo schema del passo di base. Questa somiglianza tra tardigradi ed insetti ha portato gli scienziati a domandarsi per quale motivo questo avviene.

 

Le possibili spiegazioni per la somiglianza di movimento tra tardigradi e insetti

Una possibile spiegazione è che i tardigradi, a lungo ritenuti troppo diversi da qualsiasi tassonomia esistente, possano in realtà condividere degli antenati comuni con alcuni insetti come i moscerini della frutta, le formiche e altri insetti segmentati. Già da tempo infatti, alcuni scienziati sostengono che i tardigradi vadano classificati all’interno del clade dei panartropodi, ovvero un gruppo onnicomprensivo che assegnerebbe uno spazio comune a insetti, crostacei, onicofori e tardigradi.

Un’altra spiegazione invece è che non vi sia in realtà alcuna connessione ancestrale tra tardigradi e artropodi, ma che i due gruppi di organismi distinti siano arrivati indipendentemente alle stesse strategie di movimento, guidati da vantaggi evolutivi. Forse il modo migliore per muoversi su un terreno imprevedibile con un corpo microscopico è proprio quello di muoversi lentamente e goffamente come un tardigrado.

Per Nirody al momento entrambe le possibilità potrebbero essere corrette ed entrambe aprono la strada a nuovi affascinanti studi e a nuove interessanti possibili scoperte, applicabili in diversi campi scientifici.