Non è possibile parlare di riso integrale senza associarlo a quello bianco. La principale differenza tra i due sta nel fatto che quello bianco viene raffinato e rimosso la crusca ed il verme benefici. Mentre quello integrale è definito più sano, in quanto la crusca e il verme restano intatti.
Il riso integrale fornisce più nutrienti rispetto a quello bianco, come ferro, fibre, vitamine B e antiossidanti. Tuttavia anche se sano è associato ad effetti collaterali segreti che molti di noi non sono a conoscenza. Scopriamo insieme quali sono questi effetti collaterali per mantenere una salute sana.
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Potrebbe avere tracce d’arsenico
Può contenere alti livelli d’arsenico, associato a tumori, malattia cardiaca e diabete. A differenza di altre colture alimentari, il riso accumula arsenico in concentrazioni dieci volte superiori agli altri cereali. Mentre l’arsenico è distribuito in tutto il chicco per il riso bianco, il riso integrale tende ad avere arsenico sulla superficie del chicco.
Uno studio che ha confrontato la quantità di arsenico nel riso ha mostrato che il riso integrale aveva più arsenico inorganico rispetto al riso bianco. Il modo migliore per non assumere livelli eccessivi d’arsenico è quello di lavare molto bene il riso.
2. Problemi digestivi
Visto che ha un alto contenuto di fibre, il riso integrale può generare problemi digestivi, come gonfiore e diarrea. Se siamo sensibili e soprattutto se soffriamo di stitichezza, è bene variare le tipologie di riso proprio per non far abituare il nostro intestino.
3. Consumare in modo eccessivo gli antinutrienti
Ciò che forse non è così noto è che il riso integrale contiene composti chiamati antinutrienti, che possono ridurre l’assorbimento dei nutrienti in quel cibo. Il riso integrale è più ricco di acido fitico, che può legarsi e ridurre l’assorbimento di minerali come zinco, calcio e ferro.
4. Aumento della glicemia
Per coloro che sono attenti ai carboidrati o devono tenere d’occhio i livelli di zucchero nel sangue, le porzioni contano. Una tazza di riso integrale cotto ha circa la stessa quantità di carboidrati di una tazza di riso bianco cotto. Non dobbiamo evitarlo, ma basterà cambiare spesso tipologie di riso o cereali.
Foto di NatureFriend da Pixabay