Un virus che attacca la pianta di fagioli neri viene utilizzato nel trattamento del cancro nei cani. Gli scienziati ritengono che potrebbe essere applicato agli esseri umani in futuro.
Uno studio sperimentale si basa sull’aiuto dei cani per esplorare l’efficacia di un nuovo trattamento per il cancro derivato da un comune virus vegetale. Jack Hoopes, specialista in radiazioni veterinarie, è responsabile di questo trattamento innovativo che sta già cominciando a dare risultati nel migliore amico dell’uomo.
Hoopes ha recentemente seguito diversi cani con un cancro orale relativamente comune. Nella maggior parte dei casi, il cancro è fatale. Anche se va in remissione dopo aver ricevuto radiazioni, c’è un’alta probabilità che riapparirà. Tuttavia, grazie a questo nuovo trattamento, dopo aver ricevuto la terapia virale, molti dei cani hanno visto i loro tumori scomparire completamente e gli animali hanno vissuto fino alla vecchiaia senza cancro ricorrente. Hoopes ritiene che il trattamento possa essere utile non solo per i nostri amici a quattro zampe, ma anche per gli esseri umani.
“Se un trattamento per il cancro nei cani funziona, ha buone possibilità di funzionare, in una certa misura, sui pazienti umani“, sostiene l’esperto.
Il fagiolo dell’occhio
Il nuovo trattamento si basa sul virus del mosaico del fagiolo dall’occhio, un patogeno che si è guadagnato il suo nome grazie al motivo che lascia sulle foglie delle piante infette. Questo nuovo studio è stato pubblicato a settembre sulla rivista scientifica Biomaterials Science.
Il sistema immunitario del paziente non sempre riconosce una cellula cancerosa quando la vede. Hanno proprietà che consentono loro di ingannare il sistema immunitario facendogli credere che va tutto bene, quando in realtà non lo è. È qui che entra in gioco il virus del mosaico del fagiolo nero.
Per curare i suoi pazienti a quattro zampe, Hoopes ha iniettato 200 microgrammi di particelle simili a virus direttamente nei tumori. Il materiale genetico viene rimosso dal virus in modo che non possa replicarsi nel corpo. Il sistema immunitario del cane riconosce i patogeni come nemici e va in modalità di attacco, eliminando così le cellule tumorali.
“Ha funzionato meglio delle sole radiazioni, il che è molto positivo per noi“, ha detto Hoopes. “Il sistema immunitario è più potente di quanto pensassimo“. Un altro aspetto positivo è che questi virus che combattono il cancro sono relativamente poco costosi da produrre perché si replicano da soli e non richiedono interventi esterni.
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