Un gruppo di scienziati ha scoperto un enzima, chiamato nsp16, che il nuovo coronavirus usa per camuffare e invadere le cellule senza che il sistema immunitario sia a conoscenza. In altre parole, il SARS-Cov-2 ha accesso alle cellule ospiti e le usa per riprodursi, dal momento che dipende da loro per farlo.
Questo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, potrebbe contribuire allo sviluppo di nuovi farmaci per i pazienti infetti da Covid-19, che rendono impossibile l’accesso all’enzima e, di conseguenza, al processo di mimetizzazione.
L’RNA messaggero
L’enzima viene utilizzato per modificare l’RNA messaggero, fondamentalmente molecole che trasportano informazioni genetiche dal DNA all’esterno del nucleo e danno origine alle proteine. Ciò significa che l’enzima informa le cellule che la proteina che stanno ricevendo per riprodursi è quella giusta, mentre in realtà non lo è.
Secondo il Dr. Yogesh Gupta, ricercatore presso il Center for Health Sciences dell’Università del Texas, negli Stati Uniti, e autore principale di questo studio, “questo è un camuffamento“. A causa delle modifiche che ingannano la cellula, “ciò che risulta dall’RNA messaggero virale è ora considerato parte del codice cellulare e non un elemento estraneo“, ha rafforzato l’esperto.
Se i ricercatori dovessero riuscire a comprendere la struttura di nsp16 e come si comporta, potranno sviluppare nuovi farmaci che gli impediscono di apportare modifiche. In questo modo, il sistema immunitario riconoscerebbe il virus come un invasore e potrebbe combatterlo.
Uno dei vaccini che si sta sviluppando per combattere il nuovo coronavirus, in particolare quello della società americana di biotecnologie Modern, utilizza precisamente l’RNA messaggero per generare immunità.