La scorsa notte, per l’ora Italiana, è andata in onda in streaming la presentazione di Neuralink. L’evento ha avuto luogo a San Francisco per i pochi presenti, e tutti con mascherina, mentre in streaming è stata trasmessa sul canale Youtube di Neuralink.

 

I risultati dei test Neuralink sui maiali

Durante la conferenza sono stati presentati i risultati ottenuti nei test su animali, nello specifico tre maiali. Elon Musk l’ha infatti soprannominata la “demo dei tre porcellini”. Di questi uno aveva avuto un impianto che poi è stato rimosso mentre una, Gertrude aveva l’impianto Neuralink nel cervello. Gli spettatori hanno dunque potuto osservarla muoversi nel suo recinto mentre su uno schermo venivano mostrate le sue connessioni cerebrali.

Anche se inizialmente non è stato facile convincere la maialina Gertrude a uscire nel recinto della sala della conferenza, alla fine le ragazze addette alla sua cura sono riuscite a convincerla (con un bel secchiello di mangime) e Elon Musk ha potuto mostrare il grafico che tracciava l’attività neurale di Gertrude, che nel frattempo risulta essere “sana, felice e del tutto simile ad un maiale dal comportamento normale”. Inoltre i test sui maiali hanno dimostrato che l’impianto è totalmente reversibile, ovvero una volta impiantato lo si può anche rimuovere dopo tempo senza nessuna conseguenza.

Musk ha affermato che “un dispositivo del genere può effettivamente aiutare a curare disturbi quali perdita di memoria, perdita dell’udito, depressione e insonnia”. Ma Neuralink è al lavoro per cercare nuove tecnologie di connessione per la cura di malattie come l’Alzheimer, il Parkinson e lesioni al midollo spinale.

 

I prossimi test di Neuralink saranno sugli esseri umani

Il dottor Matthew MacDougall ha inoltre affermato che Neuralink sta già procedendo con i primi studi clinici su alcuni esseri umani per il trattamento di paralisi o paraplegia. L’intento di Musk con questa serata, era infatti quello di suscitare interesse verso questo progetto, sia per trovare pazienti che desiderino far parte della sperimentazione, sia per trovare altri accademici e scienziati che desiderino fare ricerca su questo progetto, in modo da accelerare i tempi per un prodotto finito.

Musk aveva infatti dichiarato lo scorso anno che sperava di poter procedere con i test sugli esseri umani già entro la fine del 2020. Una tempistica che non pochi ricercatori ritengono alquanto precipitosa e azzardata. Ma sappiamo anche che Musk ci ha abituato alla sua voglia e capacità di bruciare le tappe e volare alto, decisamente alto, diciamo nello spazio.

 

L’intero processo chirurgico sviluppato da Neuralink

Per il momento le sperimentazioni si concentreranno maggiormente sulla risoluzione di problemi spinali, dal mal di schiena alla paralisi, per permettere alle persone con paralisi di riacquistare i loro movimenti.

Inoltre il team di Neuralink si è concentrato non solo sull’interfaccia cervello computer impiantata nel cervello, ma anche sull’intero processo chirurgico di impianto, compreso il robot chirurgico che sarà impiegato nell’operazione. Un robot tecnologico e all’avanguardia che impianterà un dispositivo piccolo quanto una moneta e progettato in modo tale da poter essere indossato tutto il giorno rimanendo discreto.

Inoltre sarà prevista anche un’app per lo smartphone che consentirà di controllare i parametri. Una caratteristica che ha fatto si che Musk lo paragonasse ad un Fitbit, ma con i fili.