Forse ci sarà già capitato di imbattersi in un video mukbang. Stiamo parlando, infatti, di una nuova moda dilagata soprattutto su Youtube nell’ultimo anno. Essa consiste nel filmarsi mentre si mangiano quantità esagerate di cibo, dialogando nel frattempo con i propri interlocutori virtuali. Gli argomenti spaziano dal gossip ai fatti personali o, perché no, trattando anche di argomenti più seri come cronaca e attualità.
Etimologicamente la parola “Mukbang” è la fusione di due termini coreani che vogliono dire “mangiare” e “broadcast”. Il tutto è partito proprio in Corea del Sud all’incirca nel 2015 dove diversi giovani hanno iniziato questa moda: andare in onda in streaming su diversi siti online. In cambio ricevevano un compenso economico. Ci sono stati dei casi dove ragazzini di 14 anni si sono trovati a guadagnare oltre i 1000 euro al mese per il grande successo di questo nuovo format.
Mukbang, la moda esplosa in tutto il mondo
La diva sudcoreana per eccellenza è Park Seo-Yeon che ha lasciato il suo vecchio lavoro per dedicarsi interamente ai suoi video. In una recente intervista ha dichiarato di guadagnare nettamente di più grazie al suo immenso pubblico che paga volentieri per seguirla mentre mangia.
In men che non si dica questa idea è diventata virale in tutta Europa e in Italia alcuni tra gli youtuber più famosi hanno deciso di introdurla. Ciò porta loro sicuramente un incremento di iscrizioni, visualizzazioni e di conseguenza una monetizzazione maggiore.
Siamo di fronte a un fenomeno di “social eating” dove l’obiettivo finale è la comunicazione nonostante ci sia una retribuzione dietro. Se addirittura il video viene trasmesso in modalità live, gli spettatori hanno modo di interagire con il “mukbanger” lasciando dei commenti ai quali può rispondere immediatamente creando una sorta di conversazione.
Gli effetti negativi di questa nuova mania
Ovviamente non mancano le critiche, le quali sostengono che ci si trova in una situazione dove una persona su dieci muore di fame o diverse famiglie nel mondo non arrivano a fine mese. Indubbiamente gli introiti sono maggiori rispetto a quelle che sono le uscite usate per comprare tutto, ma molti sostengono che sia come dare uno “schiaffo alla miseria”.
Non bisogna inoltre trascurare il fatto che in molti hanno problemi seri e gravi con il cibo, pensiamo semplicemente alla bulimia, anoressia, fino all’essere eccessivamente sovrappeso. Ed è per questa riflessione che questo show mediatico è come se fosse una via di mezzo tra un Grande Fratello e Men vs. Food.
Il cibo che negli ultimi anni ha visto aumentare la sua popolarità sui social network, acquista sempre più spazio, basti pensare all’intensificarsi di post accompagnati dall’ hashtag #foodporn su Instagram, che da solo giornalmente conta circa 145 milioni di post.