Mangiare a volontà e non ingrassare è il sogno di tutti coloro che lottano con il peso forma. Ma esser magri è anche una questione di genetica. Una piccola consolazione, arriva dall’Università di British Columbia, Canada, dov’è stato «isolato» il gene della magrezza.
I ricercatori hanno individuato la sequenza genetica che permette ad alcune persone di rimanere più magre rispetto ad altre. Lo studio, pubblicato sulla riviste scientifica Cell, ha esaminato un campione di 47 mila persone in Estonia, individuando la porzione di Dna che agisce nella regolazione del dispendio energetico.
Il gene della magrezza potrà essere attivato per combattere l’obesità
Persone con questa particolare caratteristica sono circa l’1% della popolazione globale. Pur mangiando molto, rispetto alla media, hanno la fortuna di non assumere nemmeno un kilo. Ovviamente sono persone che non fanno attività fisica e semplicemente non aumentano di peso.
Il team ha esaminato i dati di alcuni estoni, compresi 47.102 persone dai 20 ai 44 anni, e confrontato i campioni di Dna con i dati clinici dei soggetti sani e magri rispetto ai normopeso e sovrappeso, scoprendo così la presenza costante del gene Alk attivo in chi pesa di più.
Già si conosceva l’esistenza dei geni Sirt, al centro di molte “diete” che promettono di dimagrire riattivando il metabolismo. Il gene Alk, invece, è sempre stato considerato un oncogene, ovvero un gene che muta frequentemente causando vari tipi di tumori, come quello al polmone. Ma sinora non si conosceva il suo ruolo nell’aumento di peso.
Quest’ultimo potrebbe svolgere un ruolo centrale nell’aumento di peso: basta “spegnerlo”, ovvero inibirlo, per rimanere magri. Gli studi sui topi hanno anche suggerito che Alk è altamente presente nel cervello, da cui comanda i tessuti adiposi a bruciare o meno i grassi dal cibo. Ora, terapie mirate e altri studi su questo gene potrebbero aiutare gli scienziati a combattere l’obesità.
Per raggiungere questo scopo, ovviamente, saranno necessarie ulteriori ricerche e sperimentazioni, a partire dai neuroni regolando il cervello a livello molecolare, per bilanciare il metabolismo e promuovere la magrezza.