Far ripartire il turismo è importante per l’Italia e per milioni di italiani. Mentre per alcune mete è più facile gestire la cosa, per esempio in montagna, la questione spiaggia è più complicata. Di idee negli ultimi due mesi ne sono state partorite molte e l’ultima riguarda la creazione di piattaforme galleggianti al largo della spiagge.
L’idea è di alcuni studenti, quattro ragazze della Valdera. La creazione di piattaforme di 3 x 3 metri che vengono sostenute direttamente con alcuni tubi galleggianti, ma ancora ancora al suolo per impedire di vederle andare al largo. L’idea è di poter ospitare due o tre persone per piattaforma, in sostanza una famiglia.
Si tratta di un’idea che richiede una particolare attenzione da parte di chi gestisce le spiagge, ma potrebbe effettivamente funzionare. Sicuramente è qualcosa di molto più interessante e funzionale della divisione in plexiglas che si era pensata tempo fa.
Spiagge e piattaforme galleggianti
Le parole di una delle ragazze, Carlotta di Sandro: “Per i galleggianti a sostegno della piattaforma vorremmo adottare la plastica riciclata, mentre il rivestimento delle piattaforme è pensato in legno o wpc, perché non abbia un impatto troppo incisivo sul mare e perché materiale più ecosostenibile del legno forse non c’è.”
Un’idea a tutto tondo che pone sul piatto anche il discorso dell’inquinamento, ma anche al dopo emergenza. Una sfida che potrebbe cambiare il turismo in tal senso: “Le piattaforme in futuro, fuori dalla pandemia, potrebbero continuare ad essere utilizzate unendole e creando parchi giochi acquatici per bambini, spazi collettivi per aperitivi sul mare o ospitare magari degli spettacoli. Le isole potrebbero quindi ospitare spettacoli in generale e abbracciare l’arte in tutte le sue forme, sperando che la situazione odierna passi il prima possibile e puntando quindi al loro riutilizzo”.