Il nuovo coronavirus (oggi noto come Covid-19) è più contagioso dei virus SARS e MERS, la grave sindrome respiratoria acuta che ha causato la polmonite atipica tra il 2002 e il 2003 e la sindrome respiratoria del Medio Oriente che ha colpito il mondo nel 2012.
Questa è la conclusione di uno studio che ha coinvolto migliaia di casi confermati e sospetti di contagio con il nuovo coronavirus, la più grande e completa indagine sulla malattia finora, pubblicata questo lunedì sul Chinese Journal of Epidemiology.
Lo studio
Un gruppo di ricercatori del Centro cinese per la prevenzione e il controllo delle malattie ha esaminato i dati di 2.314 pazienti, inclusi 44.672 infetti dal nuovo coronavirus, 10.567 diagnosticati clinicamente (che hanno tutti i sintomi ma non sono ancora stati testati o hanno fatto un test che può dar luogo a un falso negativo) e 16.186 casi sospetti, oltre a 889 persone senza alcun sintomo.
Covid-19 non è fatale come la SARS e la MERS se valutato caso per caso, ma la rapida diffusione significa che questo virus ha già causato più morti.
Il nuovo coronavirus ha già causato oltre 2.000 decessi, mentre l’epidemia di SARS ha ucciso 774 persone e la MERS ha ucciso 828 persone. Tuttavia, poiché molti altri sono infetti e molti pazienti sono in grado di guarire, il tasso di mortalità di Covid-19 è stimato intorno al 2%, mentre l’epidemia di SARS era del 9,6% e MERS 35%, spiega la CNN. In confronto, l’influenza stagionale, che è altamente contagiosa e causa la morte di milioni di persone in tutto il mondo ogni anno, ha un tasso di mortalità di circa lo 0,1%.
In circa il 14% dei casi, il nuovo coronavirus provoca polmonite e respiro corto; nel 5% dei casi, i pazienti soffrono di insufficienza respiratoria, shock settico e insufficienza multipla di organi.
Gli anziani sono le principali vittime del nuovo coronavirus: tra i pazienti con più di 80 anni il tasso di mortalità è del 14,8%. Inoltre, le persone già colpite da altre malattie hanno maggiori probabilità di soccombere alle infezioni (con un tasso di mortalità lordo del 10,5%), in particolare quelli che soffrono di malattie cardiovascolari.
Gli operatori sanitari sono molto esposti al contagio (fino all’11 febbraio, più di tremila medici, infermieri e assistenti sanitari si sono ammalati), ma il tasso di mortalità è solo dello 0,3%.
Ci sono relativamente pochi casi di contagio nei bambini, ma i ricercatori devono ancora determinare il perché.