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I morsi di veleno fanno ancora diverse vittime l’anno in tutto il mondo oltre che comunque lasciare danni importanti alle vittime che sopravvivono. Gli scienziati hanno iniziato a studiare un nuovo approccio che sfrutta le cellule staminali di serpente per dare vita a delle ghiandole velenose del serpente corallo de Capo. Il loro scopo, ovviamente, è di produrre veleno.

Per molti antiveleno serve prima il veleno e per ottenerlo bisogna allevarli. Ci sono compagnie specializzate in questo il cui obiettivo è allevare serpenti per poi raccoglierne il veleno. Si mungono sostanzialmente. Grazie a questo nuovo sistema sarà possibile produrre molto più veleno con costi minori, meno problemi e tanti altri aspetti favorevoli.

 

Cellule staminali di serpente

Le parole dell’autore dello studio, Hans Clevers: “Più di 100.000 persone muoiono ogni anno a causa di morsi di serpente, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Tuttavia, i metodi per la produzione di antivirali non sono cambiati dal XIX secolo. È chiaro che esiste un enorme bisogno medico insoddisfatto di nuovi trattamenti. Ogni serpente ha dozzine di diversi componenti nel suo veleno”.

Si tratta di molecole estremamente potenti che sono progettate per impedire alle prede di scappare. Colpiscono sistemi diversi come il cervello, le giunzioni neuromuscolari, la coagulazione del sangue e altro ancora. Molti di hanno potenziali applicazioni di bioprospezione per nuovi farmaci”.

Gli scienziati hanno preso del tessuto da un paio di uova fecondate di serpente che poi è stato usato per la creazione delle sopracitate ghiandole. Il tessuto è stato messo in un gel e grazie a dei fattori di crescita sono riuscite a formare tali organi.