Coca Cola o Pepsi? Dovrebbe essere una di quelle domande a cui risulta difficile dare una risposta, ma che in realtà non lo è. La prima bevanda, tra le due, è quella più apprezzata nel nostro paese e in Europa; questo successo è dovuto anche a come la compagnia ha saputo gestire il proprio prodotto, anche a livello di pubblicità. La Pepsi, al contrario, è sempre stata vista come un’alternativa il cui gusto non si avvicina minimamente a quello della ben più famosa concorrente.
A livello di vendite, forse, Coca Cola sarà sempre la prima tra le due, ma non riuscirà mai a diventare una potenza militare mondiale. Perché Pepsi si? Strano, ma vero, per qualche giorno lo è stata.
Verso la fine dell’Unione Sovietica
Dobbiamo tornare indietro di 19 anni, nel 1989, a due anni dalla fine dell’URSS e lo stesso della caduta del muro di Berlino. In quel periodo, come d’altronde per tutto il periodo della Guerra Fredda, l‘Unione Sovietica non se la passava bene dal punto di vista economico. Nonostante tutti i problemi, il governo sovietico voleva a tutti i costi rinnovare un accordo fatto proprio con la Pepsi nel lontano 1972.
Il primo accordo, stipulato tra il presidente della compagnia e Khrushchev, permise l’entrata della bevanda americana, un prodotto del paese capitalista per eccellenza, nei paesi sotto il controllo del regime comunista. Per pagare i russi dovettero usare un’altra bevanda, la Vodka Stolichnaya questo perché il Rublo non poteva essere scambiato per Dollari.
Per il secondo accordo non poteva più bastare la semplice Vodka, il giro d’affari nel paese della Pepsi era diventato così grande che serviva di più. La Guerra Fredda era finita e quello abbondava di più nelle case del governo erano i vecchi armamenti. Alla fine, venne messa sul piatto una flotta di navi diesel costituita da 17 sottomarini, un incrociatore, una fregata e un cacciatorpediniere. La società li tenne per qualche giorno, giusto il tempo di definire un altro accordo con un’industria russa con lo scopo di guadagnare sul metallo di cui erano fatte.
Per quei pochi giorni, la flotta fece entrare di diritto la Pepsi nella lista delle potenze militari. Se entriamo nello specifico delle flotte diesel, era diventata la sesta potenza al mondo.