Giove è considerato da molti (compreso da chi scrive) come uno dei pianeti più incredibili e belli nel sistema solare: per i suoi colori, la dimensione gigantesca del corpo celeste o tutti i misteri che ancora hanno bisogno di essere scoperti.
Nell’agosto del 2011, la NASA ha inviato la sonda spaziale Juno alla volta di Giove, in un viaggio durato cinque lunghi anni. Il 5 luglio 2016 il satellite è stato infine catturato dall’orbita del più grande pianeta del Sistema Solare e ha iniziato la sua attività alla ricerca di risposte per la comunità scientifica e per l’umanità.
La missione Juno fino ad oggi
Con i dati di Junp, ora sappiamo che la Grande Macchia Rossa è 50 volte più profonda degli oceani della Terra e che potrebbe scomparire dalla superficie del pianeta nei prossimi due decenni. Ma la sonda ci delizia non solo con i dati, ma anche con le foto incredibilmente affascinanti e suggestive del pianeta orbitante.
Nuvole caotiche di Giove
L’immagine di cui sopra è l’ultima divulgata dalla NASA e, indubbiamente, un’altra che entra nell’affascinante galleria fotografica di Giove. Come l’agenzia spaziale ha detto sul suo blog ufficiale, l’immagine è stata catturata ad una distanza di circa 9.600 miglia sopra la superficie delle nuvole, pari a circa 15,4 mila chilometri, quota inferiore rispetto alla maggior parte dei satelliti sotto l’orbita terrestre geostazionaria.
Quasi un dipinto di Van Gogh
“Cinture di nubi vorticose e mulinelli tumultuosi nell’emisfero nord di Giove sono visti in questa immagine della parte superiore alle nuvole sul pianeta dal nostro veicolo spaziale Juno“, spiega la NASA nella sua pubblicazione su Instagram.
Osservando più da vicino questo mondo caotico e turbolento, vediamo un materiale di nubi più scure che è più profondo nell’atmosfera di Giove, mentre quello delle nuvole luminose è più alto. Le nuvole luminose sono probabilmente composte di ammoniaca e acqua, mescolate con ingredienti chimici sconosciuti. Un ovale luminoso nel centro inferiore spicca nella scena ripresa dalla sonda. Questo appare uniformemente bianco nelle osservazioni dei telescopi terrestri.
La previsione per la fine della missione Juno era stimata a febbraio 2018 ma, da allora, la sonda segue facendo un ottimo lavoro inviando e ricevendo dati essenziali per capire come si forma e da cosa è data tutta quella “confusione” di Giove. Molti altri dati dovrebbero emergere nei prossimi anni della vita della sonda, così come altre incredibili foto.