La NASA ha completato con successo la sperimentazione di un reattore nucleare in miniatura che potrebbe, un giorno, alimentare insediamenti umani a lungo termine sulla Luna, su Marte e oltre. Kilopower, come è noto il progetto, è un reattore a fissione piccola e leggera. Sarà in grado di produrre fino a 10 kilowatt di energia elettrica, sufficienti per alimentare diverse case ininterrottamente per 10 anni. Solo quattro di questi reattori sarebbero sufficienti per alimentare un avamposto marziano, secondo la NASA.
Un sistema energetico affidabile ed efficiente sarà una parte essenziale delle future missioni spaziali man mano che gli umani cominceranno a stabilirsi su altri mondi, consentendo agli avamposti di diventare autosufficienti. Il nuovo reattore fornirà l’energia per l’illuminazione, l’acqua e l’ossigeno, oltre a condurre esperimenti e produrre combustibile. Questa capacità significa che gli astronauti non dovranno portare con sé tutte le risorse di cui avranno bisogno, aprendo nuove possibilità di esplorazione.
Il reattore sarà particolarmente utile negli ambienti difficili di luoghi come la Luna e Marte, dove generare energia usando i pannelli solari può essere difficile. Ad esempio, su Marte, la luce del sole è limitata da variazioni stagionali e tempeste di polvere periodiche, che possono protrarsi per mesi. A sua volta, la notte sulla Luna può durare circa 14 giorni.
“Vogliamo una fonte di energia in grado di gestire ambienti estremi“, ha detto in una nota Lee Mason, capo della tecnologia energetica e di stoccaggio della NASA. “Kilopower apre la superficie totale di Marte, comprese le latitudini settentrionali, dove potrebbe esserci acqua. Sulla Luna, Kilopower potrebbe essere schierato per aiutare nella ricerca di risorse in crateri ombreggiati in modo permanente“.
Kilopower nel dettaglio
Kilopower è ancora un prototipo, ma i test iniziali che hanno avuto luogo presso Homeland Security Nevada Department of Energy, hanno avuto successo. Infatti, il dispositivo ha incontrato e superato le aspettative in tutte le misure. Kilopower è costituito da un nucleo di reattore solido di uranio fuso 235, delle dimensioni di un rotolo di carta assorbente che genera calore e aziona i motori, producendo elettricità.
Lo scopo dei recenti test, che includevano la simulazione di una missione di 28 ore, era dimostrare che questa apparecchiatura possa produrre elettricità attraverso la fissione nucleare – la divisione degli atomi per produrre energia – e mostrare che il reattore era sicuro e stabile in diversi ambienti. “Abbiamo testato la capacità del sistema“, ha detto in una dichiarazione Marc Gibson, ingegnere capo di Kilopower presso il Glenn Research Center della NASA. “Comprendiamo molto bene il reattore e questo test hanno dimostrato che il sistema funziona nel modo in cui è stato progettato per funzionare. Indipendentemente dall’ambiente in cui lo esponiamo, il reattore si comporta molto bene“.
Ora, il prossimo passo per la NASA sarà quello di effettuare più test del reattore per prepararlo ai test di volo. In futuro, Kilopower giocherà un ruolo importante nei piani dell’agenzia per la piattaforma di ingresso orbitale lunare, una stazione spaziale proposta che orbiterà attorno alla Luna e servirà come base per ulteriori spedizioni nel sistema solare. “Un’energia sicura, efficiente e abbondante sarà la chiave per la futura esplorazione robotica e umana“, ha detto in una nota Jim Reuter, vicedirettore aggiunto della NASA per il Direttorio della missione della tecnologia spaziale a Washington. “Spero che il progetto Kilopower sia una parte essenziale dell’ingegneria energetica lunare e marziana mentre si evolvono“.
