Scienziati russi analizzano la mummia "extraterrestre" del Perù

I genetisti russi di San Pietroburgo hanno svelato il mistero della strana mummia trovata nella città peruviana di Nazca. Maria – così i ricercatori hanno battezzato la donna mummificata del Perù – è morta all’incirca nel V secolo. Curiosamente, ha un cranio allungato e tre dita lunghe in ogni mano e piede. Anche la struttura delle costole non assomiglia a quella degli umani.

Lo strano aspetto fisico della mummia è stato la causa di numerose speculazioni sulla sua presunta origine extraterrestre: dopo aver studiato il suo scheletro, gli scienziati russi sono stati in grado di scoprire la disposizione degli organi interni della mummia.

Inoltre, i ricercatori di San Pietroburgo stanno completando un’analisi dettagliata del DNA di Maria. “Vediamo chiaramente i contorni della trachea e dei bronchi principali, vediamo chiaramente i contorni del cuore e anche i contorni delle valvole sono visibili. Possiamo vedere chiaramente i contorni del diaframma, del fegato e della milza“, spiega la radiologa Natalia Zalóznaya. “È una creatura antropomorfa, ha 23 paia di cromosomi, proprio come noi. Stiamo eseguendo l’analisi dettagliata per sapere se tutti i cromosomi e gli amminoacidi si trovano nello stesso modo dei nostri“.

I ricercatori hanno aggiunto che lo studio permetterà di capire se le caratteristiche genetiche della mummia hanno a che fare con quelle di persone provenienti da diverse parti del mondo. Così gli scienziati intendono identificare l’origine di Maria. Va notato che i resti sono stati conservati fino ad oggi grazie al cloruro di cadmio, un composto cristallino bianco che è stato usato per coprire il cadavere.

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