La posizione di almeno una dozzina di basi militari segrete dell’esercito degli Stati Uniti è stata scoperta nel modo più inaspettato. Questa volta non erano spie cinesi, né agenti nordcoreani, né agenzie di intelligence russe responsabili della localizzazione di numerosi punti di addestramento nascosti dell’esercito americano. Erano gli stessi soldati dei gringo che si erano involontariamente lasciati scoprire.
Tutto è iniziato a novembre dello scorso anno quando Strava, il famoso social network degli atleti, ha pubblicato una mappa del calore che mostrava le rotte preferite degli atleti di tutto il mondo. Secondo l’azienda, l’ultima versione di questa mappa è stata costruita con oltre 13 miliardi di dati, equivalenti a 25 milioni di chilometri percorsi a piedi, in bici o in piscina. All’interno di queste rotte, le strane attività sportive dei soldati americani spiccano in paesi come la Siria, lo Yemen, il Niger, l’Afghanistan e Gibuti.
L’analista australiano della sicurezza Nathan Ruser, il primo a identificare la posizione di diverse basi militari, ha trovato un quartier generale degli Stati Uniti ad Al-Tanf, in Siria, vicino al confine con l’Iraq e altre basi a Helmand, in Afghanistan.
“Le basi americane sono chiaramente identificabili e mappabili. Se i soldati usano l’applicazione come fanno le persone normali, attivando il follow-up quando stanno per esercitare, potrebbe essere particolarmente pericoloso“, ha dichiarato Ruser al quotidiano britannico The Guardian.
L’applicazione rivela i nomi completi di oltre 50 membri dell’esercito degli Stati Uniti che si stavano esercitando in uno spazio di 600 metri attorno ad una base aerea in Afghanistan, e permette di vedere la data in cui i soldati facevano allenamento.
Prima dell’allarme, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato che stanno riesaminando la mappa e la quantità di dati pubblicati al fine di adottare le misure di sicurezza e prevenzione corrispondenti.
Vale la pena ricordare che, nel 2016, la Marina degli Stati Uniti aveva vietato ai suoi soldati di utilizzare le applicazioni di allenamento con il Wi-fi, la fotocamera o i microfoni attivati. I portavoce di Strava hanno detto che, in questo caso, la responsabilità non è stata dell’applicazione, ma degli utenti che hanno la possibilità di utilizzare il programma e bloccare il GPS.
“Ci impegniamo ad aiutare le persone a capire meglio la nostra configurazione per dare loro il controllo su ciò che condividono“, ha detto la società, affermando che nel 2017 avevano pubblicato un documento sul loro sito web che spiegava agli atleti otto modi per mantenere la privacy del servizio, inclusa l’esclusione specifica della mappa globale del calore.
Strava ha aggiunto: “Prendiamo molto sul serio la sicurezza della nostra comunità e ci impegniamo a lavorare con i funzionari militari e governativi per affrontare le aree sensibili che potrebbero sorgere“.
La mappa del calore ha anche identificato l’eventuale presenza della forza pubblica statunitense in un centro di comando missilistico a Taiwan, una situazione che ha attirato l’attenzione del governo cinese. Tuttavia, non solo i soldati americani hanno rivelato informazioni sensibili attraverso Strava. C’è un’immagine che mostra il perimetro della principale area della Russia in Siria, Hmeimim, e le rotte che pattugliano i militari.
“La base dell’aeronautica britannica a Mount Pleasant, nelle Isole Falkland/Malvinas, appare prominente, oltre ai più famosi punti di nuoto nelle vicinanze“, ha aggiunto l’agenzia di stampa.
Tuttavia, il caso di Strava non è l’unico esempio di come le nuove tecnologie, in particolare le applicazioni mobili, abbiano messo a rischio le barriere di sicurezza degli eserciti nel mondo. Alcuni anni fa, quando Google Maps è stato lanciato, sono state identificate diverse immagini di basi militari segrete che non dovevano comparire nel motore di ricerca e gli ingegneri hanno dovuto cancellare le informazioni (ad esempio, un centro aeronautico della NATO in Germania e la base militare HAARP nel Pacifico nord-occidentale, negli USA).
Come se non bastasse, nel mese di giugno 2016, l’esercito israeliano ha proibito ai suoi soldati di giocare a “Pokemon Go” nelle basi militari per evitare perdite che avessero potuto compromettere la sicurezza nazionale. “Questo gioco richiede l’attivazione del telefono cellulare dei servizi di geolocalizzazione e della fotocamera. Questo tipo di impiego è vietato perché fughe di informazioni, come la posizione di basi militari e le fotografie possono verificarsi” possono essere molto pericolose.
