Un recente studio, pubblicato su Environmental Health Perspectives, ha dimostrato come Madre Natura possa influenzare la durata della vita delle persone, in particolare allungare quella delle donne. Infatti, una fitta vegetazione può ridurre il tasso di mortalità fino al 12% limitando l’esposizione a una serie di patologie e di malesseri che, purtroppo, sono legati all’inquinamento ambientale.
Stare a contatto con la natura fa bene al corpo, all’anima e alla mente. “Voglio andare a vivere in campagna“, recitava una famosa canzone di Toto Cutugno, in cui venivano esaltati i molteplici benefici del mondo rurale. Per gli scrittori classici, la natura era simbolo del locus amoenus per eccellenza, fonte di ispirazione e traspirazione letteraria, e recenti studi possono soltanto confermare quanto si è creduto in passato.
L’esperimento è stato condotto sulla salute di oltre 108 mila donne che hanno vissuto, in aree verdi, per circa 8 anni, nel periodo compreso tra il 2000 e il 2008. L’ipotesi, portata avanti dagli scienziati, riguardava il peso dell’inquinamento atmosferico sulla qualità di vita delle partecipanti.
Peter James, ricercatore associato al “Dipartimento di Epidemiologia” dell’Harvard Chan School of Public Healt, ha dichiarato che il suo gruppo di ricerca sia rimasto piacevolmente sorpreso “nell’osservare associazioni così strette tra l’aumento dell’esposizione al verde e i tassi di mortalità più bassi“. Difatti, l’indagine ha evidenziato un’importante riduzione dei decessi nelle donne esaminate. Si tratta di morti che, solitamente, vengono causate dall’insorgere di alcune malattie respiratorie e dalla presenza di tumori. Secondo gli esperti, il calo significativo è rappresentato dal 34% e dal 13,5%.
“Piantare degli arbusti può aiutare l’ambiente a ridurre il carico delle acque di scarico, sequestrando il carbonio e mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici. I risultati, che siamo riusciti ad ottenere, suggeriscono un possibile co-beneficio per migliorare la salute dell’essere umano” ha concluso James.
Tuttavia, in alternativa alla campagna, molte città potrebbero prendere spunto dal meraviglioso Central Park di New York e creare, semplicemente, dei piccoli polmoni verdi: punti di ritrovo per la cittadinanza, in cui è possibile respirare aria pulita. E’ chiaro che, a tutto questo, si dovrebbe aggiungere una riqualificazione della rete del trasporto pubblico.
Una mera utopia?