
È un avvertimento che potrebbe sorprendere molti: un consumo eccessivo di liquirizia può mettere seriamente a rischio la salute. A lanciare l’allerta è l’Agenzia nazionale francese per la sicurezza sanitaria (ANSES), che ha recentemente pubblicato un rapporto sulle potenziali conseguenze del consumo frequente di prodotti contenenti glicirrizina, la principale sostanza attiva presente nella radice di liquirizia.
Secondo l’ANSES, la glicirrizina può alterare l’equilibrio idro-elettrolitico del corpo, causando un aumento della pressione arteriosa, ritenzione idrica, e in alcuni casi anche gravi disturbi cardiaci. L’effetto è dose-dipendente e può verificarsi anche con quantità che molti considerano moderate, soprattutto se il consumo è quotidiano o prolungato nel tempo.
Troppa liquirizia fa male: cosa dice la nuova allerta sanitaria francese
L’avvertimento non riguarda solo la liquirizia pura o i bastoncini naturali, ma anche una vasta gamma di prodotti alimentari e fitoterapici: caramelle, tisane, infusi, bevande, integratori e perfino alcuni liquori. In tutti questi casi, la quantità di glicirrizina può variare sensibilmente, rendendo difficile per i consumatori valutare i reali rischi.
Uno dei punti critici sollevati dalle autorità francesi riguarda proprio l’etichettatura: spesso, i prodotti non indicano in modo chiaro la concentrazione di glicirrizina. Questo rende complicato per il consumatore tenere sotto controllo le quantità assunte, aumentando inconsapevolmente il rischio di effetti collaterali.
Tra i soggetti più vulnerabili, gli esperti indicano anziani, persone con ipertensione, patologie renali o cardiache e donne in gravidanza. Per questi gruppi, anche piccole dosi possono essere problematiche. L’ANSES raccomanda di limitare l’assunzione quotidiana di glicirrizina a un massimo di 100 mg, soglia oltre la quale possono manifestarsi effetti negativi sulla salute.
Prestare attenzione a eventuali sintomi
La comunità scientifica invita dunque a un consumo consapevole, sottolineando che la liquirizia, pur essendo una sostanza naturale, non è priva di rischi. Come spesso accade con gli alimenti o gli integratori di origine vegetale, la percezione di “naturalità” può indurre in errore e far sottovalutare potenziali pericoli.
In risposta all’allerta francese, anche altri Paesi europei stanno rivalutando le soglie di sicurezza per l’assunzione di glicirrizina, e si prevede che in futuro possano arrivare norme più stringenti sull’etichettatura e sulla vendita di prodotti a base di liquirizia.
Nel frattempo, gli esperti consigliano di non superare un consumo occasionale e moderato di liquirizia, e di prestare attenzione a eventuali sintomi come gonfiore, mal di testa o palpitazioni. In caso di dubbi, è sempre buona norma consultare un medico, soprattutto se si assumono farmaci o si soffre di patologie croniche.
Foto di Hanna Stolt su Unsplash