uova salute
Foto di Coffeefy Workafe su Unsplash

Per anni, le uova sono state al centro di un acceso dibattito nutrizionale, spesso demonizzate per l’alto contenuto di colesterolo. Oggi, però, gli studi scientifici più recenti ci dicono che è tempo di rivedere questa convinzione. Le uova, infatti, non solo non fanno così male come si pensava, ma sono anche una fonte preziosa di nutrienti e proteine di qualità.

Cosa ci dice la scienza oggi

Il colesterolo contenuto in un tuorlo medio (circa 185 mg) non rappresenta più un pericolo generalizzato per la salute cardiovascolare. Secondo le più autorevoli società scientifiche internazionali, nelle persone sane il consumo moderato di uova non incide significativamente sul rischio cardiaco. Questo perché l’assunzione di colesterolo alimentare può essere bilanciata da un aumento del colesterolo buono (HDL), che protegge le arterie.

Non esiste un numero valido per tutti

Ma allora quante uova si possono mangiare a settimana? La risposta dipende dal contesto. In linea generale, le linee guida italiane (CREA 2018) suggeriscono fino a 4 uova a settimana per una persona sana, una soglia considerata ancora attuale. In soggetti vegetariani, anziani normolipidemici o sportivi, il consumo può anche salire, purché all’interno di una dieta varia e bilanciata.

Il contesto alimentare fa la differenza

Una cosa è mangiare un uovo alla coque con verdure e olio extravergine d’oliva, un’altra è consumarlo insieme a bacon e burro. Gli abbinamenti alimentari influenzano profondamente l’effetto metabolico del pasto. Per questo le raccomandazioni vanno sempre valutate nel quadro della dieta complessiva.

E per bambini e anziani?

Le uova sono un alimento consigliato anche nei bambini a partire dai sei mesi, fino a 2–3 volte a settimana, e negli anziani rappresentano una fonte proteica economica, digeribile e completa, utile per contrastare la perdita muscolare legata all’età.

Rivalutare senza esagerare

Le uova non sono più il nemico della salute di una volta. Possono far parte di una dieta equilibrata, ma non vanno consumate in eccesso né considerate una “proteina miracolosa” da usare ogni giorno. La chiave è la varietà: alternare le fonti proteiche, bilanciare i grassi e tenere conto del proprio stato di salute resta la miglior scelta.

Foto di Coffeefy Workafe su Unsplash