
Sono circa un miliardo i cani che vivono accanto a noi in tutto il mondo. Compagni inseparabili, alleati nella cura della salute mentale, perfetti guardiani e aiutanti nelle campagne. Eppure, dietro l’immagine rassicurante del miglior amico dell’uomo, si cela un lato meno noto: un impatto ambientale e sulla biodiversità tutt’altro che trascurabile.
Cani e fauna selvatica: un rapporto complesso
I cani, anche se addomesticati, rimangono predatori naturali. Inseguono uccelli e mammiferi, disturbano habitat delicati e possono persino uccidere specie a rischio, come i piccoli pinguini in Tasmania. Anche solo la loro presenza – l’odore, i movimenti, i vocalizzi – può spaventare gli animali selvatici e alterare i loro comportamenti.
Negli Stati Uniti, ad esempio, i cervi fuggono più lontano quando incontrano persone accompagnate da cani rispetto a esseri umani soli. E alcune specie evitano sistematicamente i sentieri battuti dai cani, anche se questi sono al guinzaglio.
Inquinamento e salute ambientale
Ogni cane produce in media 200 grammi di feci e 400 ml di urina al giorno. Su scala globale, questo si traduce in milioni di tonnellate di rifiuti organici, capaci di inquinare suoli, corsi d’acqua e diffondere malattie.
Inoltre, i trattamenti antiparassitari usati comunemente contengono sostanze tossiche per gli invertebrati acquatici. Un tuffo in un ruscello può quindi alterare l’ecosistema locale.
Effetti nascosti sugli uccelli e sull’alimentazione globale
Alcuni uccelli, come le cinciallegre, raccolgono peli di cane per costruire i nidi. Un gesto che potrebbe sembrare tenero, ma che si associa a tassi più alti di mortalità tra i pulcini.
In termini di alimentazione, i cani sono grandi consumatori di carne. Le emissioni legate al loro cibo sono equiparabili a quelle prodotte da interi paesi, mentre lo spazio usato per nutrirli è doppio rispetto a quello agricolo del Regno Unito.
Un amore che richiede consapevolezza
I cani non sono “cattivi”: sono animali affettuosi, intelligenti e profondamente legati all’uomo. Ma il loro numero crescente richiede maggiore responsabilità.
Essere padroni consapevoli significa tutelare anche l’ambiente, rispettare la fauna selvatica, raccogliere i bisogni, tenere i cani al guinzaglio nei luoghi naturali e riflettere sulle scelte alimentari.
Per continuare ad amarli come meritano, dobbiamo imparare a convivere con loro nel rispetto del mondo che ci circonda.
Foto di Anoir Chafik su Unsplash