
Un recente studio pubblicato su PLOS One ha analizzato l’effetto dell’uso del cellulare sul benessere emotivo dei ragazzi tra i 12 e i 17 anni. I risultati hanno mostrato che l’umore dei partecipanti migliorava leggermente quando usavano il telefono, suggerendo che lo utilizzano come strumento di gestione emotiva.
I ricercatori dell’Università del Wisconsin-Madison hanno reclutato 253 adolescenti negli Stati Uniti, inviando loro 30 sondaggi casuali al giorno per sei giorni tra le 9:00 e le 21:00. Ai ragazzi veniva chiesto se stavano usando il cellulare e di valutare il loro stato d’animo su una scala da 1 a 7.
I dati raccolti hanno rivelato un incremento medio dell’umore da 5 a 5,5 punti mentre usavano il telefono, suggerendo un effetto positivo, seppur moderato.
Cellulari e salute mentale: tra benefici e rischi
Se da un lato lo studio indica un miglioramento dell’umore, dall’altro diversi esperti mettono in guardia sui rischi dell’uso eccessivo del cellulare. Il medico spagnolo Marc Massip, esperto in dipendenze tecnologiche, ha dichiarato che l’uso dello smartphone crea una dipendenza simile a quella dell’eroina e che i ragazzi non dovrebbero avere un telefono prima dei 16 anni.
Alcuni studi supportano l’idea che l’eccessivo utilizzo dello smartphone possa incidere negativamente sulla salute mentale, aumentando ansia e depressione. Tuttavia, non esistono prove definitive che colleghino direttamente l’uso del cellulare a una crisi di salute mentale tra i giovani.
Divieto o educazione? Il dibattito sulle soluzioni
L’uso del cellulare nelle scuole è uno dei temi più discussi. Alcuni esperti suggeriscono di vietarlo per evitare distrazioni, mentre altri sostengono che brevi pause per usarlo possano persino migliorare i voti e ridurne l’uso compulsivo.
Un altro studio ha dimostrato che, negli adulti, ridurre l’uso del cellulare al lavoro migliora la soddisfazione e l’equilibrio tra vita privata e professionale. Questo suggerisce che l’effetto dell’uso del cellulare potrebbe variare a seconda del contesto e dell’età.
Il cellulare non è né buono né cattivo
Gli autori dello studio sottolineano che il cellulare non è intrinsecamente positivo o negativo. Il problema sorge quando diventa l’unico strumento di regolazione emotiva, portando a comportamenti compulsivi.
La soluzione, quindi, non è vietare i cellulari ai giovani, ma educarli a un uso consapevole. Secondo New Scientist, la chiave è insegnare ai ragazzi a bilanciare l’uso della tecnologia con altre attività, sviluppando strategie alternative per gestire le emozioni.
Piuttosto che demonizzare i cellulari, è essenziale trovare un equilibrio tra benefici e rischi, promuovendo un uso responsabile e consapevole.