Quando si parla di clima, e nello specifico di cambiamento climatico, gli effetti che vengono presi in esame sono sempre gli stessi, come un aumento degli eventi estremi. Ci sono anche effetti meno noti, più di nicchia, e tra questi potrebbe esserci l’aumento del numero di vulcani attivi. Nello specifico, a causa dello scioglimento dei ghiacci nell’Antartide occidentale, alcuni di questi si stanno liberando dal tappo di ghiaccio che li teneva calmi.
Con questo nuovo clima dovuto all’aumento delle temperature, sulle zona in questione avverrebbe un cambiamento di pressione sulla crosta terrestre che a sua volta porta a uno nuovo stress delle camere magmatiche. Di fatto il magma al suo interno ha la possibilità di espandersi e quindi di cercare una via di uscita e di conseguenza causare un aumento delle eruzioni.
Come il clima potrebbe aumentare il numero di vulcani attivi
Il problema principale in questo caso è che lo scioglimento del ghiacciaio in realtà non è necessario che sia completo. La pressione diminuisce anche solo con una riduzione dello strato di ghiaccio. Ad un certo punto si arriverà al punto che il magma avrà abbastanza spazio per scavare direttamente sotto tale coltre e in quel momento si creerà un circolo vizioso.
Le parole dei ricercatori della Brown University: “Anche molto tempo dopo che lo scarico di ghiaccio cessa, la comprimibilità del magma rimane permanentemente elevata a causa della riduzione della pressione litostatica, con conseguenti eruzioni più grandi che si accumulano lungo la traiettoria a lungo termine della camera magmatica. Il calore aggiuntivo associato a tali eruzioni innescate dallo scarico non è attualmente preso in considerazione nei modelli della calotta glaciale dell’Antartide occidentale.”