La scelta dell’olio giusto per cucinare può avere un impatto significativo sulla salute. Due oli comunemente usati sono l’olio di canola e l’olio vegetale. Anche se entrambi possono sembrare simili, ci sono differenze importanti che li distinguono in termini di benefici per la salute, composizione nutrizionale e usi in cucina. Mentre l’olio di canola e l’olio vegetale hanno calorie e quantità totali di grassi simili in ogni porzione, scopriremo che l’olio di canola ha un profilo di acidi grassi che è più benefico per la salute del cuore e può offrire maggiori benefici protettivi cardiovascolari.
L’olio vegetale è ancora povero di grassi saturi, ha alcune proprietà protettive per il cuore e include vitamine e minerali ricchi di antiossidanti che supportano la salute delle ossa. L’olio di canola è prodotto dai semi di colza, una pianta appartenente alla famiglia delle Brassicaceae. È stato sviluppato in Canada attraverso metodi di selezione per ridurre gli acidi grassi indesiderati presenti nella colza, rendendolo più sicuro per il consumo umano. L’olio vegetale, invece, è un termine generico che può includere una varietà di oli estratti da diverse piante come soia, mais, girasole e cotone. Di conseguenza, la composizione dell’olio vegetale può variare notevolmente a seconda della miscela utilizzata.
Olio di canola o olio vegetale: qual è il più sano?
Una delle principali differenze tra olio di canola e olio vegetale è la loro composizione in acidi grassi. L’olio di canola è noto per il suo alto contenuto di grassi monoinsaturi (circa il 62%) e per la presenza di una quantità relativamente bassa di grassi saturi (circa il 7%). Questo profilo lo rende un’opzione più sana per il cuore. Inoltre, contiene omega-3 (acido alfa-linolenico) che sono benefici per la salute cardiovascolare. L’olio vegetale, essendo una miscela, ha un profilo variabile, ma di solito ha un contenuto più elevato di grassi polinsaturi, in particolare Omega-6, che se consumati in eccesso possono contribuire all’infiammazione.
L’olio di canola è considerato uno degli oli più sani per il cuore, grazie al suo alto contenuto di grassi monoinsaturi e alla presenza di Omega-3. Questi grassi aiutano a ridurre il colesterolo LDL (“cattivo”) e possono contribuire a migliorare la salute generale del cuore. Al contrario, l’olio vegetale, sebbene contenga grassi polinsaturi che sono anche benefici, tende ad avere un rapporto Omega-6/Omega-3 più squilibrato, che potrebbe favorire processi infiammatori se consumato in eccesso.
Il punto di fumo è un fattore cruciale quando si sceglie un olio per cucinare. L’olio di canola ha un punto di fumo relativamente alto (circa 204°C), rendendolo adatto per fritture leggere, soffritti e cotture al forno. Anche l’olio vegetale ha un punto di fumo variabile, che generalmente si aggira tra 200°C e 220°C, a seconda della miscela. Tuttavia, a causa del suo contenuto di grassi polinsaturi, l’olio vegetale tende a ossidarsi più facilmente quando riscaldato, rendendolo meno stabile rispetto all’olio di canola.
La chiave è bilanciare l’assunzione di grassi nella dieta
L’olio di canola è una fonte di vitamina E e vitamina K, entrambi nutrienti importanti per la salute della pelle, degli occhi e del sistema immunitario. L’olio vegetale, invece, può contenere quantità variabili di vitamine e antiossidanti, a seconda del tipo di oli presenti nella miscela. Tuttavia, durante il processo di raffinazione, molti di questi nutrienti possono andare persi, riducendo i potenziali benefici per la salute. Dal punto di vista ambientale, l’olio di canola ha un impatto leggermente migliore rispetto a molti oli vegetali, soprattutto quando si confronta con l’olio di palma. La coltivazione della canola richiede meno risorse, come acqua e fertilizzanti, rispetto ad altre colture da olio. Tuttavia, la produzione di entrambi gli oli può avere impatti ambientali negativi, in particolare se derivano da coltivazioni intensive.
La maggior parte degli oli di canola e degli oli vegetali presenti sugli scaffali dei supermercati sono altamente raffinati, il che significa che hanno subito diversi processi per eliminare impurità e migliorare la durata di conservazione. Questo processo può eliminare alcuni nutrienti benefici e introdurre composti indesiderati. Scegliere versioni non raffinate o spremute a freddo di questi oli può aiutare a mantenere intatti i benefici nutrizionali.